Roma, 6 mar – ´´La legge sull´equo compenso dei giornalisti freelance riprenda al piu´ presto il suo corso parlamentare in sede legislativa´´. Lo chiede il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, secondo cui il provvedimento ´dev´essere uno degli elementi del piu´ ampio processo di riforma dell´editoria a garanzia del pluralismo dell´informazione, dello sviluppo e dell´occupazione professionale regolare, sia nel caso dei giornalisti dipendenti sia di quelli freelance´´. ´´Il richiamo dell´onorevole Beppe Giulietti al Governo, nel corso dell´audizione del Sottosegretario Peluffo in Commissione Cultura della Camera – fa notare Siddi- ha riportato alla luce un progetto di legge che pareva caduto nel dimenticatoio. Da due mesi il testo e´ all´esame del Governo perche´ dia il suo parere definitivo. L´ampio consenso che si era registrato per una trattazione gia´ in commissione in sede legislativa aveva gia´ prodotto un primo si´ dal precedente Governo. Ora e´ essenziale quello definitivo del Governo Monti, dal quale si attende un atto coerente con le dichiarazioni a sostegno del lavoro oggi contrattualmente piu´ debole´´. Per i giornalisti chiamati a prestazioni da lavoro autonomo, sottolinea Siddi, ´´l´equo compenso e´ una misura indispensabile per introdurre nel settore misure di giustizia retributiva e leale competizione nonche´ condizioni di liberta´ e indipendenza professionale. Freelance malpagati o costretti alla paura di perdere anche piccole collaborazioni rischiano di vivere sotto pressioni ingiuste scorrette; vere e proprie condizioni di illiberta´ a cui deve porre riparo la legge e su cui le parti sociali sono abilitate e chiamate a fare la loro parte anche in materia di disciplina collettiva del lavoro giornalistico´´. (ansa)