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Libertà di stampa: Gasparri contro Il Riformista, quando chiuderà ce ne faremo una ragione. Fnsi, pessimo effetto

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Orvieto, 8 mar – ´Quando chiude un giornale, ci si dovrebbe rammaricare, quando chiuderà Il riformista ce ne faremo una ragione´. Lo ha detto il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri che se la prende con il quotidiano, accusato, a suo dire, di aver fatto negli ultimi tempi molti e ´sproporzionati´ attacchi contro il Pdl e Angelino Alfano. Ed ovviamente le sue parole non sono passate sotto silenzio. ´Il senatore Gasparri ci ha fatto sapere che, in caso di chiusura del Riformista, se ne farà una ragione. Una simile battuta non solo non fa ridere, ma appare ancora più inquietante se pronunciata appena a qualche ora di distanza dalla ´indignazione´ della destra berlusconiana per la sola ipotesi che il governo Monti voglia mettere il naso nel settore delle tv e far pagare ai soliti noti le frequenze´ hanno dichiarato in una nota Beppe Giulietti e Federico Orlando (Articolo 21). ´Evidentemente – prosegue la nota – il loro amore per il pluralismo editoriale e per l´articolo 21 della Costituzione coincide solo e soltanto con i confini delle proprietà del padrone, già presidente del Consiglio´. ´´Avevamo gia´ avuto modo di apprezzare la passione del senatore Gasparri nel difendere il pluralismo dell´informazione. La sua sprezzante dichiarazione a proposito dei rischi di chiusura del Riformista ne e´ la degna conferma´´ ha invece detto dal canto suo presidente della Fnsi, Roberto Natale, secondo il quale ´´fa un pessimo effetto sentire un politico che non nasconde la sua soddisfazione per il possibile spegnimento di un giornale. Ma poi ci si ricorda che e´ il politico che ha legato il suo nome alla legge fatta a tutela di un monumentale conflitto di interessi. E allora tutto torna´´. (ansa)

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