Perugia, 9 mar – Il direttore del Giornale dell´Umbria, Giuseppe Castellini e´ stato indagato per favoreggiamento dalla procura di Perugia in relazione alla pubblicazione di due articoli riguardanti l´indagine sulla morte di Elisa Benedetti, il 30 gennaio del 2011. Lo ha reso noto lo stesso giornalista dopo avere ricevuto l´avviso di conclusione delle indagini. In particolare Castellini – secondo quanto sostiene l´accusa – avrebbe aiutato due soggetti ´´ad eludere le investigazioni e sottrarsi alle ricerche in relazione al delitto di cessione continuata di stupefacenti´´ alla Benedetti e ad altri due. In particolare la procura perugina fa riferimento a due articoli pubblicati sul Giornale dell´Umbria. Il contenuto – secondo l´accusa – avrebbe avvisato i due soggetti ´´delle ricerche in atto´´, aiutandoli cosi´ ´´ad eludere le investigazioni´´. Stesso addebito ipotizzato in relazione alla partecipazione di Castellini a un collegamento con una trasmissione televisiva nazionale. L´avviso di conclusione indagini e´ l´atto che solitamente prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.
Solidarieta´ al direttore del Giornale dell´Umbria, Giuseppe Castellini (indagato dalla procura di Perugia per favoreggiamento per due articoli riguardanti l´indagine sulla morte di Elisa Benedetti), viene espressa – in due distinti comunicati – sia dall´Ordine dei giornalisti dell´Umbria, sia da Fnsi e Assostampa regionale. L´Ordine regionale ´´apprende con preoccupazione del provvedimento´´, sia per il contenuto dell´atto che per i tempi. ´´Pur nel rispetto assoluto – prosegue la nota dell´Ordine – nei confronti del lavoro della magistratura, ritiene pero´ che l´atto in questione, che ipotizza addirittura il reato di favoreggiamento, possa rappresentare una grave limitazione del diritto di cronaca e dell´attivita´ di indagine giornalistica che costituiscono gli elementi fondanti della professione ed uno dei diritti fondamentali garantiti dalla stessa Costituzione´´. Da qui l´auspicio ´´che il provvedimento venga al piu´ presto archiviato´´. Nella loro nota, anche Fnsi e Asu, solidali con Castellini, auspicano che l´indagine venga archiviata ´´al piu´ presto´´. Il sindacato ribadisce che ´´i giornalisti devono poter svolgere liberamente e scrupolosamente il proprio lavoro, nel rispetto delle regole professionali e deontologiche´´ e che ´´non potranno mai limitarsi a trasmettere ´veline´ fornite da qualsiasi autorita´ perche´ e´ loro preciso dovere ricercare la verita´ dei fatti nel solo interesse dell´opinione pubblica, senza condizionamenti o intimidazioni´´.
Sottolinea la ´gravità´ della decisione della procura di Perugia il direttore del Giornale dell´Umbria Giuseppe Castellini che ha ricevuto un avviso di conclusione indagini per favoreggiamento. ´Seguendo la sua incredibile logica – sostiene in una nota – nessun giornalista dovrebbe, ad esempio, dare la notizia che una signora e´ stata scippata, nella tal via, da un giovane alto e con un maglione rosso´´. ´´Mi sembra evidente – ha affermato Castellini – la gravita´ della decisione della procura, che di fatto tende non solo a limitare incostituzionalmente, ma addirittura ad eliminare la liberta´ di stampa. Cedere a tali assurde richieste significherebbe colpire al cuore la corretta e libera informazione a cui hanno diritto i cittadini, creare un vulnus a uno dei pilastri della democrazia, determinare precedenti pericolosi. Un atteggiamento gravissimo e quasi senza precedenti, quello della procura di Perugia, che non a caso e´ isolato nel panorama nazionale e di cui sfuggono le vere ragioni, tanto appare infondato. C´e´ da sperare che cio´ non voglia rappresentare una forma di intimidazione verso la liberta´ dei giornalisti di dare le notizie che hanno e realizzare inchieste giornalistiche, anche scomode. Se alla liberta´ d´informazione dovessero subentrare, o meglio, tornare le veline e il piegare la testa per timore di ritorsioni, sarebbe un colpo mortale alla liberta´ di tutti. Ma nessun giornalista e´ disposto a subire veline e a piegare la testa, soprattutto quando in gioco c´e´ la liberta´ di informare. Questo lo dimostreranno – conclude Castellini -, ancora una volta, i fatti´´. (ansa)