Roma, 26 mar – In attesa del ritorno del premier Mario Monti dall´Asia che dovrebbe segnare il riavvio delle trattative sulla Rai, il Pdl continua a difendere la legge Gasparri e, sempre piu´ apertamente, l´operato della direttrice generale Lorenza Lei. Il commissariamento ´´si fa quando le cose non funzionano – ha detto il segretario Angelino Alfano -. La direttrice generale a quanto ci consta sta facendo un buon lavoro dal punto di vista dei conti che sono in ordine e addirittura la Rai e´ in attivo´´. Il bilancio, insieme ai palinsesti estivi, sara´ tra gli argomenti all´ordine del giorno del consiglio di amministrazione in programma mercoledi´ prossimo. Non e´ detto che il documento, che certifica un attivo di 4 milioni e 100 mila euro, venga votato gia´ questa settimana. Secondo alcuni consiglieri potrebbe servire un´altra seduta. Dopo l´approvazione, il bilancio passera´ all´esame dell´assemblea dei soci, che con il suo via libera chiudera´ il mandato degli attuali vertici. Difficile, comunque, che il rinnovo avvenga prima delle amministrative di maggio. La strada piu´ probabile e´ quella di una proroga per l´ordinaria amministrazione in vista dell´accordo tra le forze politiche.
Per il vertice, il Pdl punta quindi sulla conferma di Lorenza Lei, ma il governo preferirebbe un nome nuovo per rivestire una carica con poteri aumentati, quanto meno con un ritocco dello statuto. Una strategia che, insieme all´arrivo di altre figure di prestigio nel cda, potrebbe contribuire a superare le resistenze del Pd ad andare al voto con le regole attuali. I nomi che circolano per la poltrona di dg sono quelli di manager esperti come Enrico Bondi, Rocco Sabelli e Francesco Caio, ma dirigenti come Claudio Cappon o Giancarlo Leone avrebbero il vantaggio di conoscere l´azienda e di non rappresentare un costo aggiuntivo, percependo gia´ uno stipendio dalla Rai.
Nomi a parte, il Pdl continua ad escludere una riforma: ´´Se il tema e´ mettere le mani sulla Rai noi diciamo no – spiega Alfano -. Crediamo che il servizio pubblico sia a disposizione dei cittadini e non dei partiti´´. ´´E´ rimasto solo Alfano a difendere una gestione che sicuramente e´ stata positiva per chi voleva azzoppare il servizio pubblico, ma non certo per i cittadini e per l´azienda. La Rai cosi´ com´e´ e´ indifendibile´´, replica Matteo Orfini, responsabile Cultura e informazione del Pd. Domani sara´ l´Idv ad illustrare in un incontro iniziative e proposte di riforma. ´´Anche Monti ha una responsabilita´ enorme – sostiene il leader Antonio Di Pietro – non ci venga a dire che verranno nominate personalita´ di ´alto profilo´: il problema e´ la Gasparri. E´ la Gasparri che deve andare al macero, perche´ e´ questa legge il principio di ogni male´´. (ansa)