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Editoria: Rcs, fumata nera per nuovo cda. Mercoledì nuova riunione, si chiude sabato

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Milano, 2 apr – Primo round per i membri del patto di sindacato di Rcs chiamati, entro sabato 7 aprile, a depositare le liste sul rinnovo del consiglio di amministrazione che verra´ votato dall´assemblea dei soci il prossimo 2 maggio. Riuniti nella sede di via Rizzoli a Milano, sotto la presidenza di Giampiero Pesenti, si sono confrontati per circa 4 ore sul nuovo assetto della governance del gruppo editoriale. Una fumata nera, come prevedibile, che si e´ trasformata in facce scure e nessuna voglia di dichiarazioni alla stampa. La soluzione sembrerebbe in salita con posizioni ancora distanti tra i componenti del patto. Membri che, secondo fonti finanziarie, torneranno a riunirsi mercoledi´ per scegliere i nuovi possibili volti del cda. Un consiglio di amministrazione che Mediobanca e Fiat, rappresentate rispettivamente da Renato Pagliaro e John Elkann, vorrebbero ´rivoluzionare´ puntando su un maggiore numero di consiglieri indipendenti, con un conseguente ridimensionamento del ruolo diretto dei soci, e con un cambio dei ´big´ del management. A ´pagare´ la voglia di novita´ potrebbero essere il presidente Piergaetano Marchetti o l´ad Antonio Perricone colpevole, secondo alcuni, degli investimenti in Spagna che pesano, ancora oggi, sui conti del gruppo. Un´inversione di rotta che oltre a Mediobanca e Fiat, che detengono quasi il 38% delle azioni vincolate (63,5% del capitale), sembra piacere anche a Giovanni Bazoli, il quale tra Mittel e Intesa Sanpaolo pesa per quasi il 10% nel patto. Proprio Bazoli si e´ intrattenuto a parlare, al termine della riunione, con Elkann e Pagliaro.

La scelta di discontinuita´ rispetto all´attuale board e´ stata al centro dell´incontro che ha visto protagonisti, tra gli altri, Diego Della Valle delle Doring holding, Massimo Pini rappresentante dei Ligresti nel patto del gruppo editoriale, Renato Ravanelli dg di A2A e Francesco Merloni della Merloni Invest. Non era presente nella sede milanese di Rcs, invece, Marco Tronchetti Provera presidente del gruppo Pirelli. L´assenza di una linea comune lascia aperta la spaccatura tra ´rivoluzionari´ e ´allergici´ al cambiamento. Se quello di oggi e´ stato un incontro interlocutorio, prima di definire le liste e i dettagli tecnici, la riunione di mercoledi´ e´ chiamata a fornire maggiori indicazioni su un eventuale cambiamento della governance, sulla possibilita´ di presentare una lista con un numero di consiglieri ridotto e aperto a esponenti della societa´ civile. Un dibattito che potrebbe creare piu´ di qualche malumore, ma destinato a ´chiudersi´ entro sabato. (adnkronos)

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