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Libertà di stampa: Pec, da gennaio uccisi 31 giornalisti. La Siria il paese più pericoloso

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Roma, 2 apr – E´ la Siria attualmente il paese piu´ pericoloso per i reporter, secondo il rapporto annuale della Press Emblem Campaign (Pec), ong svizzera che ha appena presentato il bilancio delle vittime appartenenti alla stampa (www.pressemblem.ch). Nei primi tre mesi di quest´anno sono stati uccisi 31 giornalisti nel mondo, il doppio rispetto allo stesso trimestre del 2011. Un trend che viene definito ´allarmante´ e che dimostra come la ´sicurezza dei giornalisti sia peggiorata dall´inizio dell´anno´. La crisi in Siria e´ ritenuta la causa di questa crescita esponenziale. Nel Paese in rivolta contro Bashar al-Assad, tra gennaio e marzo scorsi sono morti nove giornalisti, cinque stranieri e quattro siriani. “Il pesante tributo pagato in Siria colloca il Paese in prima linea tra i luoghi piu´ pericolosi per i giornalisti”, sottolinea il presidente della Pec, Blaise Lempen. Una triste classifica che vede la Siria seguita dal Brasile, dove sono morti cinque giornalisti, dalla Somalia, dove il bilancio e´ di tre, e quindi da India, Bolivia e Nigeria con due reporter uccisi ognuno. Un cronista e´ vittima anche in Afghanistan, Colombia, Haiti, Honduras, Messico, Pakistan, Filippine e Thailandia. (adnkronos)

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