Cerca
Close this search box.

Libertà di stampa: migranti, mobilitazioni per ingresso dei giornalisti nei Cie

Condividi questo articolo:

Roma, 19 apr – L´accesso dei giornalisti nei Centri di identificazione ed espulsione per stranieri e´ ancora difficile, nonostante le rassicurazioni del Ministero dell´Interno: lo denunciano i promotori della campagna Lasciatecientrare, che lancia un appello e una campagna di mobilitazione contro le detenzioni amministrative. Dal 23 al 27 aprile attivisti, giornaliste e giornalisti, avvocati e parlamentari chiederanno di visitare i centri in cui sono trattenuti i migranti. La campagna – alla quale aderiscono associazioni, sindacati, organizzazioni umanitarie, parlamentari, intellettuali e giornalisti – e´ nata a seguito del divieto di informazione nei Cie e nei Cara (Centri di accoglienza per richiedenti asilo) espresso nella circolare del primo aprile 2011 firmata dall´allora ministro dell´Interno Roberto Maroni, che bloccava l´accesso della stampa nei centri. Il 25 luglio 2011 giornalisti, avvocati, sindacalisti, moltissime associazioni hanno accompagnato ´´dal di fuori´´ parlamentari di diverse forze politiche in visita nei centri per migranti, per affermare il “diritto di poter sapere, conoscere e informare sulle condizioni di migliaia di migranti, uomini donne e minori presenti nei centri”. A dicembre 2011 la decisione della nuova ministra, Anna Maria Cancellieri, di sospendere il divieto e´ stata accolta con soddisfazione. Eppure – dicono i promotori della campagna – ancora oggi la sospensione del divieto non rappresenta de facto la garanzia della liberta´ di informazione. “Capire e raccontare cosa accade in questi luoghi e´ estremamente difficile a causa della discrezionalita´ con la quale le richieste di accesso vengono gestite e trattate”. (ansa)

Il network