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Politica & media: Odg Abruzzo a Gabrielli, sul terremoto abbiamo fatto solo il nostro dovere di cronisti

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L´Aquila, 19 apr – ´´Le parole, si dice, a volte pesano come pietre. E pietre sono le parole nei confronti del mondo dell´informazione che, ieri, l´ex prefetto dell´Aquila, ora responsabile della Protezione civile nazionale, Franco Gabrielli, ha pronunciato nell´aula del Tribunale del capoluogo abruzzese, nelle vesti di testimone del processo alla Commissione Grandi rischi´´: e´ quanto si legge in una nota dell´Ordine dei Giornalisti d´Abruzzo. ´´A leggere i resoconti di stampa, in sostanza, Gabrielli avrebbe scaricato sulla stampa responsabilita´ che gravano invece su altri: su quegli organi dello Stato cui spetta vigilare sulla sicurezza e l´incolumita´ dei cittadini. In quei giorni del 2009, dalle fonti ufficiali (Protezione civile, commissione Grandi rischi) filtrarono informazioni spesso confuse, talvolta contraddittorie, non sempre lineari: basta rileggere il verbale della commissione Grandi rischi del 31 marzo 2009, facilmente reperibile online, per avere un quadro realistico dell´incertezza piu´ assoluta che regnava tra i suoi componenti in ordine ai possibili sviluppi dello sciame sismico. Poi, come tutti sanno, le cose andarono in un certo modo: centinaia di morti, la citta´ dell´Aquila distrutta, una ricostruzione che a tre anni di distanza stenta a decollare´´. ´´In quelle ore concitate e difficili, di fronte alle domande angosciose e incalzanti poste dall´opinione pubblica, i giornalisti hanno provato semplicemente a fare nel migliore dei modi il loro lavoro. Punto. Nelle aule di giustizia, Gabrielli lo sa, oggi ci si chiede se quegli eventi luttuosi fossero evitabili, se esistano responsabilita´ di organi dello Stato nella gestione di quelle vicende. Non di altro. Sara´ bene tenerlo presente´´. (ansa)

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