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Libertà di informazione: Cisgiordania, stretta dell´Anp su web e stampa

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Ramallah, 23 apr – Sale la polemica sulla denunciata stretta sulla libertà di espressione e informazione in Cisgiordania dopo la decisione attribuita all´Autorità Nazionale Palestinese (Anp) di bloccare una serie di siti internet ´colpevoli´ – a quanto pare – d´essere ostili o critici verso il governo del presidente Abu Mazen (Mahmud Abbas). Secondo l´agenzia Maan, funzionari governativi avrebbero imposto a PalTel – uno dei maggiori provider palestinesi, controllata dall´Anp – di rendere inaccessibili agli utenti dei Territori otto siti che indiscrezioni sostengono essere sotto l´influenza del chiacchierato Muhammad Dahlan: ex dirigente del Fatah (il partito di Abu Mazen), epurato l´anno scorso con l´accusa di golpismo e corruzione dopo essere entrato in rotta di collisione con il rais palestinese. Responsabile del filtro sarebbe, formalmente, il procuratore generale Ahmad al-Mughni. Il giro di vite sui siti non allineati giunge sulla scia di una serie di restrizioni ed arresti (nella Cisgiordania guidata dal moderato Abu Mazen, oltre che nella Striscia di Gaza controllata dagli islamico-radicali di Hamas) che ha destato scalpore negli ultimi mesi nei Territori. Yusuf al-Shayeb, giornalista del quotidiano giordano al-Ghad è stato ad esempio arrestato in marzo dai servizi di intelligence dell´Anp dopo la pubblicazione di un pezzo nel quale accusava di corruzione e nepotismo i membri della delegazione diplomatica palestinese in Francia. Stessa sorte e´ toccata ad Abdul-Khaleq, docente di giornalismo all´Università ´Al-Quds´ di Gerusalemme, a Tareq Khamis, reporter della testata Zaman Press, o al giornalista-blogger Jamal Hlaihel: tutti accusati d´aver oltraggiato o diffamato Abu Mazen e il suo entourage via facebook. (ansa)

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