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I giornalisti de La7:
"Telecom non svenda
un patrimonio di tutti"

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I giornalisti de La7 chiedono agli azionisti di Telecom Italia Media chiarezza sull´anomala vicenda della vendita delle attività televisive del gruppo Telecom. La scelta di mettere sul mercato le strutture di trasmissione – cioè frequenze e ripetitori – separatamente da La7 – ovvero dalla rete, dalla testata giornalistica e dalla quasi totalità dei lavoratori – rischia di rendere possibili operazioni di progressiva dismissione industriale con pericoli per l´occupazione e per la stessa sopravvivenza dell´emittente.
I giornalisti de La7 si cauteleranno anche in sede legale contro l´illegittimo ricorso alla formula della cessione di ramo d´azienda già contestato in sede sindacale dalla Fnsi, dalle associazioni regionali della stampa e dal comitato di redazione.
Il Cdr insieme alla Federazione Nazionale della Stampa, all´Associazione Stampa Romana e all´Associazione Lombarda dei Giornalisti promuoverà iniziative pubbliche per mantenere alta l´attenzione delle forze politiche, delle autorità garanti e dei cittadini su una vicenda che riguarda l´intero assetto televisivo italiano, il pluralismo dell´informazione e quindi la democrazia.
I giornalisti de La7 ricordano che l´informazione della testata diretta da Enrico Mentana è – assai più dei costosi programmi delle star dai modesti risultati – la risorsa più preziosa dell´azienda e chiedono spazi, investimenti e un confronto serio con i vertici aziendali per risolvere il consistente contenzioso legale già avviato e arginare quello che potrebbe presto concretizzarsi.
Anche per questo motivo è necessario affrontare senza più dilazioni la questione del precariato e quella della corretta applicazione del contratto nazionale giornalistico e degli accordi integrativi aziendali.

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