Dopo aver (formalmente) aperto una procedura di crisi con la presentazione di un drastico piano di ristrutturazione, che la redazione ha rigettato perché insostenibile sia sul piano economico che del prodotto, l´azienda invece di portare a termine il confronto nelle sedi proprie ha preso iniziative unilaterali come quella, inspiegabile, del taglio di un corrispondente contrattualizzato ex articolo 12. Si tratta figure professionali strategiche per tutte le tipologie di prodotti dell’agenzia, come lo stesso documento aziendale per l’apertura dello stato di crisi ha certificato e come dimostra il fatto che al collega era stata già assicurata la frequenza ai corsi di formazione multimediale a Roma.
Si tratta di una scelta che danneggia l’agenzia tutta e contraddice le richieste informali di collaborazione e confronto alle quali il Comitato di redazione non si è mai sottratto. Un pessimo viatico, l’opposto di quello che serve per favorire lo sviluppo costruttivo del tavolo sindacale che si aprirà a breve presso la Fieg.
Il Cdr
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