L´Assemblea di redazione dell´agenzia Radiocor, alla luce della richiesta dell´Azienda di aumentare la solidarietà al 35% rispetto al livello attuale che la prevede fino a un massimo del 9%, ritiene all´unanimità inaccettabile questa proposta e non percorribile il relativo piano editoriale. “La nuova organizzazione del lavoro si basa su otto giorni di solidarietà al mese e su una riduzione degli organici effettivi nella redazione di Milano da 19 a 13 e nella redazione di Roma da 16 a 10”.
Milano, 31 gennaio 2013. L´Assemblea de Il Sole 24 Ore Radiocor, alla luce della richiesta dell´Azienda di aumentare la solidarietà al 35% rispetto al livello attuale che la prevede fino a un massimo del 9%, ritiene all´unanimità inaccettabile questa proposta e non percorribile il relativo piano editoriale presentato ieri dal direttore. Richiesta aziendale e piano editoriale comporterebbero un drastico svuotamento del prodotto dell´agenzia e una inevitabile dequalificazione del servizio.
Azienda e direttore hanno ribadito, a parole, la strategicità di Radiocor, ma in pratica propongono una nuova organizzazione del lavoro che si basa su otto giorni di solidarietà al mese e una riduzione degli organici effettivi nella redazione di Milano da 19 a 13 e nella redazione di Roma da 16 a 10. Tagliare il personale in redazione, tagliare le trasferte già ridotte ai minimi, tagliare gli eventi da seguire, tagliare gli orari di lavoro dell´agenzia non consentirebbe di mantenere la qualità giornalistica che è stata sempre segno distintivo di Radiocor anche in questi anni in cui l´organico, prima con i prepensionamenti e poi con la solidarietà, si è già sensibilmente ridotto.
Il Cdr e l´Assemblea sono consapevoli delle difficoltà che stanno attraversando il mondo dell´editoria e il Gruppo 24 Ore. Tuttavia il Cdr è stato messo a conoscenza del peggioramento dei conti economici di Radiocor solo una settimana fa, nonostante le continue richieste nei mesi scorsi di fornire i dati aggiornati sull´andamento della testata, come peraltro previsto dall´accordo sullo stato di crisi. Si tratta di un modo di gestire i rapporti con il Cdr e la redazione di cui l´Assemblea tiene a sottolineare l´irritualità che contrasta con la prassi e la storia delle relazioni industriali del gruppo; così come contrastano i tempi strettissimi previsti dall´Azienda per un´eventuale trattativa. L´assemblea, inoltre, ritiene insufficienti i dettagli sui conti, e in particolare sui costi imputati all´agenzia, forniti a supporto della richiesta di innalzamento della solidarietà; fatto peraltro indispensabile per capire quale sia il reale stato finanziario dell´agenzia. L´Assemblea ritiene indispensabile la fornitura di tali dati per aprire un confronto. La linea aziendale per Radiocor illustrata nei giorni scorsi al Cdr passa attraverso un´espansione degli accordi internazionali e una ricerca di nuovi clienti in Italia. L´assemblea, tuttavia, giudica insufficiente questo piano perché mantiene l´agenzia ai margini del progetto carta-web appena lanciato dal gruppo tanto più trattandosi di una realtà che ha come core business la produzione di notizie in tempo reale. Per questo l´avvio di una trattativa dovrà passare attraverso un immediato coinvolgimento della redazione di Radiocor nel progetto carta-web, ad oggi solo prefigurato dall´azienda, impegno assunto oltre un anno fa negli accordi per l´avvio dello stato di crisi.
(Comunicato del Cdr di Radiocor)