Roma, 18 novembre 2013 – La priorità, per l´Italia, è la “deconcentrazione e democratizzazione dei mezzi di comunicazione. La concentrazione dei mezzi di comunicazione può andare di pari passo con quella dei poteri”. E´ quanto ha
sottolineato nelle sue raccomandazioni preliminari lo Special Rapporteur dell´Onu Frank La Rue, puntando così il dito – senza mai citare i singoli casi – sui conflitti di interesse che hanno segnato gli ultimi anni della politica italiana, a cominciare da quello che ha visto protagonista Silvio Berlusconi. Tra le priorità indicate c´è infatti quella di “introdurre l´esplicita incompatibilità tra la titolarita´ di cariche elettive e la proprietà dei mezzi di comunicazione”, ha spiegato La Rue, ricordando come tali raccomandazioni erano state già indicate dalla Commissione di Venezia nel 2005 e come sia necessaria una legge che obblighi “a rendere nota la piena identità dei proprietari dei mezzi di comunicazione”. La Rue ha inoltre ricordato come la modifica introdotta nel dicembre 2012 alla legge Gasparri abbia eliminato il divieto per le emittenti tv presenti su più canali nazionali di detenere o acquistare azioni di aziende editoriali di giornali. “Ritengo tale modifica una battuta d´arresto”, ha affermato, rimarcando come un´eccessiva concentrazione dei media “metta a rischio la democrazia”. A Roma La Rue ha incontrato, tra gli altri, il ministro dell´Integrazione Cecile Kyenge, il viceministro degli Esteri Marta Dassù, il sottosegretario all´Editoria Giovanni Legnini e quello alla Giustizia Cosimo Ferri oltre a diversi parlamentari. “L´unico ministro che ha trovato il tempo di incontrarmi è stato quello dell´Integrazione, e per questo la ringrazio”, ha ricordato La Rue. La relazione finale sulla situazione italiana sara´ presentata in giugno al Consiglio Onu dei diritti umani.(ANSA).