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Fondo straordinario per l´Editoria
"Un passo importante
che va governato bene"

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Roma 27 novembre 2013 – L´introduzione  nella Legge di Stabilità, approvata ieri al Senato, del “fondo straordinario per gli interventi di sostegno all´editoria” (120 mln di euro nel triennio 2014-2016)  è un gesto importante da parte del Governo.
In particolare è positivo che le finalità del fondo siano “incentivare gli investimenti delle imprese editoriali, anche di nuova costituzione, orientati all´innovazione tecnologica e digitale e all´ingresso di giovani professionisti qualificati nel campo dei nuovi media e a sostenere le ristrutturazioni aziendali e gli ammortizzatori sociali”.
Sulla carta un mix fra maggiore efficienza, contenimento dei costi e investimenti per lo sviluppo che andrebbe nella giusta direzione. Un buon segnale anche sulla strada del confronto per il rinnovo del contratto nazionale, specie per il sostegno agli “ammortizzatori sociali”.
L´eventuale voto positivo anche alla Camera, licenzierebbe un´iniziativa che sarebbe un passo avanti, dopo anni di tagli e assenza di politiche di supporto nei confronti del settore che, ora, è veramente allo stremo.
L´esperienza, però, ci suggerisce che anche le migliori intenzioni si infrangono sugli scogli dell´egoismo aziendalista, o peggio ancora dei giochetti di bottega,  se non sono chiari i percorsi, i meccanismi di collocazione delle risorse e non vi è un controllo a valle su come sono impiegate.
Sarebbe quindi il caso di accelerare la trattativa per il rinnovo contrattuale e provare a disegnarle accanto a un moderno schema di relazioni industriali, un nuovo “patto fra produttori” che porti a una cabina di regia fra sindacati del settore ed editori, con il fine di dare vita a un confronto concreto su  prodotti editoriali, modelli di business, formazione e nuove figure professionali.

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