Roma, 5 marzo 2015 – L’accordo consente la riassunzione di 25 giornalisti oggi in cigs, assicura un reddito minimo, mantiene un radicamento a Roma, garantendo così la vocazione politica del quotidiano, e in prospettiva offre possibilità di occupazione a coloro che resteranno esclusi dalla selezione iniziale. Abbiamo concluso in modo positivo, anche con il sostegno dei fiduciari di Firenze, Bologna e Milano, una trattativa che era iniziata tutta in salita, che non lasciava sperare in più di qualche unità di nuovi occupati.
Ringraziamo Fnsi e associazioni stampa territoriali di Roma, Firenze, Bologna e Milano per l’aiuto che hanno fornito.
Questo risultato non sarebbe stato possibile senza il dispositivo coraggioso e articolato del tribunale fallimentare di Roma, che ha valorizzato i lavoratori tutelandone diritti e professionalità.
Un pensiero particolare va a Carla Cantone, segretario dello Spi Cgil che in questi difficili mesi ci ha sostenuto e ospitato presso quella che era la storica sede del Pci romano in via de’ Frentani a due passi dalla redazione “leggendaria” de l’Unità a San Lorenzo. Buon sangue non mente: un grande sindacato si schiera sempre per i lavoratori. Grazie Carla!
Auspichiamo che la nuova impresa editoriale guidata dal gruppo Veneziani e con una fondamentale partecipazione della fondazione Eyu del Pd, parta con il piede giusto, per il bene di tutti: giornalisti e informazione politica.
Per quanto ci riguarda continueremo a tutelare i nostri colleghi, che ancora si trovano in condizione di forte emergenza, e soprattutto quelli che continueranno a stare in cigs. Sono ancora molti i nodi da sciogliere, prima che questa triste vicenda si concluda. Non ultimo quello dei colleghi costretti a pagare di tasca propria i danni per diffamazione che avrebbe dovuto pagare la Nie in liquidazione. La nostra battaglia non finisce qui, ma da oggi procederemo con qualche certezza in più. Il Cdr