Cerca
Close this search box.

Legge regionale sulla comunicazione

Condividi questo articolo:

Roma, 8 maggio 2015 – E´ una legge fondamentale quella sull´informazione che sta scrivendo il consiglio regionale (pl 210). Fondamentale perchè finalmente, dopo una lunga attesa, potrebbe fissare le regole del gioco. Fondamentale perchè potrebbe dare respiro ad un sistema editoriale locale che sta rumorosamente scomparendo.
Il lavoro fatto della terza commissione e appena licenziato è eccellente. Non solo per l´idem sentire, per aver lavorato in una ottica di condivisione tra le varie forze politiche, ma anche per l´ascolto che hanno saputo offrire ai sindacati, accogliendo alcune richieste di modifica.
Si stabiliscono principi di legalità, di trasparenza, di qualità del lavoro giornalistico come architrave del sistema. Si riconosce la funzione del Corecom.
Il testo originale faceva una scelta chiara e univoca sull´applicazione della legge 150 e del contratto giornalistico ai colleghi che lavorano nell´ufficio stampa del consiglio regionale.
Questa scelta è stata accantonata nel testo finale per l´opposizione alla norma guidata da Massimiliano Valeriani (pd). A suo avviso i giornalisti non meritano un trattamento particolare da un punto di vista contrattuale in relazione ad altre figure professionali ordinistiche.
Dimentica Valeriani che altre categorie professionali ordinistiche semplicemente non hanno un contratto che li inquadra perchè sono, in larghissima misura, lavoratori autonomi. Dimentica Valeriani che esperienze del genere sono state normate rispettando il nostro contratto in altre regioni italiane. Stampa Romana continuerà a battersi perchè la norma cambi e perchè diventi davvero inclusiva..Chiediamo un incontro al presidente Leodori, a Valeriani, all´ufficio di presidenza per illustrare le nostre ragioni. Potremmo spiegare che il modello Lazio sarebbe determinante per mettere ordine nella confusione che caratterizza la gestione e l´uso contrattuale degli uffici stampa negli enti locali. Se questo avvenisse, sarebbe un merito e un vanto, non solo locale, di tutto il Consiglio regionale del Lazio.

Il network