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Premiate le vincitrici della
II edizione del Premio Miriam Mafai

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Roma, 9 giugno 2015 – Si è aggiudicata il premio giornalistico Miriam Mafai ( “Sezione Giornaliste”)  Virginia Della Sala con l’articolo “Anonymous si racconta: “Così colpiamo l’Isis” pubblicato su Il Fatto Quotidiano. Un pezzo che indaga con un taglio da vera inchiesta un fenomeno nuovo e ancora non del tutto decifrabile. Il riconoscimento per la “Sezione Allieve” è stato assegnato ex aequo ad Antonella Scarfò con l’articolo “Il Ritorno di Gutenberg al femminile” e a “Fotografia on the road. La ragazza con l’ape dal Messico a Roma” di Maria Teresa Squillaci. Entrambe le allieve frequentano la Scuola Superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” della LUISS Guido Carli di Roma. Nei due articoli delle allieve, la giuria ha ravvisato  un tratto comune nel raccontare con freschezza e originalità le capacità imprenditoriali di giovani donne ben preparate e niente affatto rassegnate.
A consegnare i premi Alessandra Longo de “La Repubblica”, insieme a Massimo Rocca presidente dell’Asr e a Sara Scalia figlia di Miriam Mafai. Per Massimo Rocca “il pregio dei racconti delle vincitrici è nella assenza di omologazione delle storie, una caratteristica sempre più rara del giornalismo di oggi. Forse è anche per questo che i lettori ci leggono sempre meno”.
Alessandra Longo, ricordando il confronto paritario che Miriam Mafai intratteneva con i giovani giornalisti ha sottolineato  “che l’onestà del giornalista, cifra del premio Mafai, deve continuare ad ispirare le nuove generazioni”. 
Il Premio, organizzato dall’Associazione Stampa Romana, si svolge sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e in collaborazione con l’Ordine del giornalisti del Lazio, la Federazione Nazionale della Stampa, l’Associazione Miriam Mafai e il Gruppo Editoriale L’Espresso. Con il premio Mafai,  l’Asr intende promuovere  l’impronta unica lasciata da Miriam quale preziosa eredità per le giovani giornaliste valorizzandone il lavoro, senza però dimenticare l’impegno politico sindacale che ha contraddistinto la vita di questa grande firma del giornalismo italiano.

 

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