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ASR sul ritorno in edicola de L´Unità

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Roma, 30 giugno 2015 – E´ un bel giorno per il giornalismo italiano. L´apparizione in edicola di un quotidiano ci fa sempre piacere. Il piacere aumenta esponenzialmente quando si tratta de l´Unità. Non solo per la lunga storia del quotidiano fondato da Gramsci ma perché 11 mesi di assenza dagli schermi radar sembravano aver sancito il de profundis della testata.
La determinazione dei colleghi, l´impegno degli editori, del direttore sono stati premiati. E speriamo che questo sforzo sia premiato anche dalle vendite.
Il momento felice non può esimerci però dal ricordare le vicende del passato recente. Ad un passo dal fallimento, abbiamo visto cambiare di casacca editori che hanno lasciato la mano per vicende giudiziarie, direttori che hanno selezionato il personale e perso la carica, tavoli sindacali in cui le firme non coincidono con i  concreti attuatori dei patti.
Il bisogno di chiudere la partita in tempo per assicurare la sopravvivenza del giornale ha aumentato la confusione e fatto, troppo spesso, di necessità virtù.
Con il giornale in edicola è il tempo per editore e direttore di riallacciare corrette relazioni sindacali con la Federazione, con le associazioni regionali di stampa, con il comitato di redazione. Si può fare aderendo al tavolo di trattativa nazionale convocato dalla FNSI. E´ una condizione essenziale per una navigazione non tempestosa nel mare dell´editoria proprio ora che la nave è tornata in acqua.

Il Segretario

Lazzaro Pappagallo

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