Cerca
Close this search box.

Segreteria ASR: canone Rai in bolletta e risorse del sistema informativo

Condividi questo articolo:

Roma, 30 ottobre 2015 – Abbiamo iniziato a discutere di contratto, nelle sedi proprie, a Stampa Romana e in Federazione. Ne stiamo discutendo pensando che le risorse del settore siano sempre le stesse. Che sia un successo non ridurre quelle attuali, nonostante il paese inizi a consolidare la crescita del pil. Ma è proprio così? La traduzione del canone Rai in bolletta dovrebbe liberare risorse per il servizio pubblico fino a mezzo miliardo di euro con il recupero dell´evasione. Sarebbero soldi che consentirebbero alla Rai di programmare e innovare, consentendo di liberare una quota di pubblicità che servirebbe come il pane al resto del sistema dell´informazione. Nella stessa direttrice potrebbero andare i soldi ricavati dalle “digital tax”, i cespiti ricavabili dai grandi over the top (Google, Facebook, ecc. ecc.) che sfruttano la produzione dell´informazione, slalomeggiando sul copyright. Si potrebbe finanziare una specie di fondo per l´editoria, non condannando il nostro mondo ad un lento e inesorabile ridimensionamento, che costituirebbe un problema di solidità, di spina dorsale dell´intero sistema democratico. Sapere che invece le risorse eccedenti ma certe non rientrano nel sistema editoriale ma spettano alla fiscalità generale ci riporterebbe alle logiche di perimetro contrattuale -sindacato vs editori – sulle quali rischiamo di impantanarci senza trovare vie di uscita. Tocca al sindacato, agli editori e al governo recuperare un´alleanza strategica per consolidare il sistema industriale che consolidi l’articolo 21 della Costituzione: la libertà di informare e il diritto di esserlo.

Segreteria Associazione Stampa Romana

Il network