Roma, 9 dicembre 2015 – Massima solidarietà di Stampa Romana ai colleghi di Metro Italia. Stanno lottando per affermare un semplice principio. I lavoratori assumono con la solidarietà la loro parte di sacrifici per salvare azienda e posti di lavoro, ma questi sacrifici non possono costituire una specie di impunità per appaltare il lavoro all’esterno. Una modalità d’azione scivolosa e pericolosa che rischia di internalizzare i costi ed esternalizzare profitti e vantaggi delle attività editoriali.
Lazzaro Pappagallo, segretario Stampa Romana
SCIOPERO DI METRO
Il Cdr di Metro ha avuto conferma solo oggi – a distribuzione già avvenuta a Roma – dell’ennesimo speciale, denominato “Metro Diario Giubileo” (mensile la cui uscita è programmata per l’intera durata del Giubileo), confezionato non dalla Redazione, ma da un service esterno, di proprietà dell’Editore, in collaborazione con Radio Vaticana.
L’Azienda ne aveva dato notizia solo in un’intervista risalente a ottobre scorso e, alla richiesta di spiegazioni avanzata ripetutamente dal Cdr, ha sempre risposto che si trattava di “un’ipotesi solo al vaglio”, e che nel caso di uscita, “sarebbe stato comunicato all’organismo sindacale interno nei termini previsti dal Contratto nazionale dei giornalisti”.
Non è stato così, visto che a norma di Contratto, l’Editore avrebbe dovuto presentare e discutere il nuovo allegato col Cdr almeno 72 ore prima dell’uscita. L’assemblea non può che stigmatizzare l’atteggiamento di un’Azienda che da una parte mantiene i redattori di Metro al 30% di solidarietà e dall’altra affida nuove iniziative editoriali a service esterni, delegittimando la professionalità e mettendo a rischio i posti di lavoro dei giornalisti di Metro.
Per questi motivi l’assemblea dichiara per oggi, martedì 8 dicembre, il primo deicinque giorni di sciopero affidati al Cdr all’unanimità. Quindi domani mercoledì 9 dicembre Metro non uscirà.
L’ASSEMBLEA DEI REDATTORI DI METRO