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ASR: solidarietà ad Alessandro Gaeta inviato TG1

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Roma, 4 febbraio 2016 – Sessant´anni fa un giovane Giulio Andreotti tacciava di sentimenti anti-italiani un capolavoro come Umberto D. di De Sica. Era quella un´Italia che si rialzava dalle miserie materiali e morali del secondo conflitto mondiale. Nel farlo c´era chi raccontava poeticamente la realtà e chi invece voleva trovare le giuste misure sartoriali all´articolo 21 della Costituzione.
Sorprende che in tutt´altro contesto si finisca ancora di parlare di anti-italianità se l´oggetto del contendere è una inchiesta televisiva che mette sotto la lente d´ingrandimento il cibo prodotto nel nostro paese, se in buona sostanza si guarda in faccia la realtà.
Il punto non è se l´inchiesta sia fatta bene o male, se i cittadini si nutrano bene o male con conseguenze sulla salute (siamo ciò che mangiamo, verrebbe da ricordare) ma se colpisca gli interessi dell´industria italiana. Per questo motivo una lettera di richieste di chiarimenti da parte di Paolo Barilla, presidente di Aidepi (associazione dei produttori di dolci e paste italiane) per l´inchiesta di Alessandro Gaeta sui veleni nei nostri piatti, trasmessa da Speciale tg1, premiata dagli ascolti, viene inviata non solo ai vertici della redazione e della Rai ma anche a Matteo Renzi.
Gaeta subisce anche richieste di danni da parte di Milano Ristorazione, società del comune di Milano che gestisce le mense per i più piccoli, non sempre al di sopra di ogni sospetto secondo le cronache.
Siamo certi che il servizio pubblico non intenda abdicare, nel pieno rispetto di leggi e deontologia professionale, al proprio ruolo centrale di rivelatore di fatti, anche scomodi, ma utili per informare i cittadini.
Renzi spieghi alle imprese e ai cittadini italiani che la libertà di informazione è un valore intoccabile della democrazia e che sbaglia chi pensa di appellarsi al governo perché la limiti.

Segreteria Associazione Stampa Romana

 

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