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ASR su Adnkronos: pericolose le forzature dell’azienda

Adnkronos

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Che sta succedendo all’Adnkronos? L’Assemblea dei giornalisti chiede chiarimenti sul futuro dell’Agenzia – dopo le voci che si sono rincorse nelle ultime settimane su passaggi di mano della proprietà e fusioni – e l’Azienda per tutta risposta licenzia tre impiegate dell’amministrazione, lasciando intendere che potranno esserci altri provvedimenti in arrivo.

Eppure i conti sono in ordine. Un ordine generato dal senso di responsabilità che ha animato la redazione. I giornalisti e gli altri lavoratori del Gruppo hanno accettato negli ultimi anni pesanti sacrifici, proprio per rilanciare l’azienda e rendere possibile una ripresa del volume d’affari come previsto dall’ultimo bilancio.

I licenziamenti da parte di un’Azienda che beneficia di una fetta non irrilevante delle Convenzioni stipulate dalla Presidenza del Consiglio con le agenzie di stampa non possono dunque non destare preoccupazione.

Questo, anche alla luce della recente vertenza sul lavoro festivo, nella quale l’Azienda ha tentato (senza riuscirci) di riscrivere le regole del Contratto e nel ricordo della vertenza di oltre due anni fa, quando giornalisti e poligrafici riuscirono a respingere 23 licenziamenti.

Proprio dall’esito di quell’episodio si deve ripartire. L’Editore e le rappresentanze sindacali, quando hanno lavorato insieme, superando tensioni e divisioni, hanno saputo rilanciare il prodotto e garantire l’occupazione.

Non rientra in quello spirito la decisione assunta ieri dall’Editore di non voler pubblicare sulla rete dell’Agenzia il comunicato del Comitato di redazione, che non solo esprimeva solidarietà alle tre lavoratrici licenziate, ma rilanciava l’appello alla chiarezza sul futuro dell’Azienda, già espresso dall’Assemblea dei giornalisti svoltasi la scorsa settimana.

Si è trattato di una decisione grave, che viola la norma prevista dal Contratto e contro la quale Stampa Romana si riserva di agire nelle sedi preposte.

Lazzaro Pappagallo

Segretario Associazione Stampa Romana

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