Associazione Stampa Romana non ha firmato l’accordo sui profili professionali dei giornalisti che lavorano nell’ufficio stampa del Consiglio Regionale.
La proposta, avanzata dal segretario generale vicario Cinzia Felci, pur accogliendo qualche modifica marginale, non tocca il vero nodo del contendere. Noi abbiamo sempre chiesto in ogni tavolo con gli enti locali l’applicazione del D3 a fronte del D1 offerto dalla Regione.
E resta tuttora aperta e non risolta la questione relativa all’applicazione ai colleghi del contratto nazionale di lavoro giornalistico.
Inoltre abbiamo contestato la valutazione delle posizioni organizzative tutte affidate a personale non giornalistico (dirigenti amministrativi), violando così la nostra legge professionale. Il tutto con un taglio secco del 50% che ha diviso in due categorie i colleghi.
Su questo punto offriamo la disponibilità al Segretario generale vicario Felci per arrivare alla composizione di organi collegiali, comprensivi di giornalisti iscritti all’Ordine, per compiere valutazioni ineccepibili nelle scelte sul piano formale e sul piano sostanziale.
Vale questo sia per le posizioni organizzative, sia per l’assegnazione definitiva della posizione di Capo Ufficio Stampa.