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Visani e Binello all’INPGI: no a interpretazioni restrittive

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(DIRE) Roma, 20 dic. – Nei prossimi tre anni saranno circa 35 mila i professionisti, giornalisti compresi, interessati dal cumulo gratuito dei contributi previdenziali, previsto dalla legge di stabilita’ ed esteso ai professionisti, grazie ad un emendamento presentato da Marialuisa Gnecchi. Dal 2020 potrebbero lasciare il lavoro tra le 13 e i 15 mila professionisti. Sono i dati fronti durante la conferenza stampa promossa a Montecitorio dai giornalisti Claudio Visani e Daniela Binello, promotori dell’allargamento del cumulo all’Inpgi. “Il cumulo e’ legge- canta vittoria Visani- dal 1 gennaio 2017 pagare cifre da capogiro sara’ solo una facolta’ e non piu’ un’estorsione e ogni gestione pagherà pro rata”.

La norma pero’ rischia di essere applicata in modo non favorevole ai professionisti: “L’applicazione deve avvenire- sottolinea Visani- nella condizione di miglior favore per l’iscritto ma questa condizione e’ ancora da conquistare, perche’ l’Inpgi scrive, in una sua interpretazione della norma, che saranno applicati i requisiti della legge Fornero e non quelli piu’ vantaggiosi per gli iscritti”. C’e’ poi il problema di chi “ha pagato per il ricongiungimento oneroso e non e’ ancora andato in pensione”. Insomma, “serve un intervento legislativo per chiarire i punti delicati dell’applicazione della legge di bilancio”. Binello osserva che “le casse non devono pensare a fare cassa, ostacolando il cumulo”. Sul fronte politico Cesare Damiano parla di “passo importantissimo, perche’ pagare per un diritto e’ un delitto. Le casse mostrano una certa resistenza con interpretazioni restrittive- osserva il presidente della commissione Lavoro della Camera- perche’ devono sborsare del denaro. Cumulare i contributi- conclude- deve avvenire senza perdite ne’ vantaggi”.

Il senatore Giorgio Pagliari (Pd) annuncia “una interrogazione per chiarire che si deve applicare non la regola generale ma quella speciale prevista dalla cassa specifica”.

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