“Giustizia ed informazione, la deontologia del cronista” è il titolo di una giornata di formazione che avrà luogo il 26 gennaio a Roma. Promossa ed organizzata dalla macroarea articolo 21 dell’Associazione Stampa Romana inaugurerà per la prima volta una finestra di dialogo e confronto con l’Associazione dei magistrati di Roma e del Lazio (Anm), in un’ ottica di conoscenza e ascolto reciproco, per approfondire regole, limiti e perimetri di agibilità della professione giornalistica.
E’ una giornata che riceve il patrocinio della Federazione Nazionale della Stampa.
Si partirà dalla disamina dei reati ascrivibili ad un uso scorretto della professione, per poi porre le questioni più urgenti che, invece, di fatto intimidiscono e creano ostacoli illegittimi ad una corretta informazione, raccontate oggi dai nostri iscritti, con i fatti e dati raccolti dall’Osservatorio Ossigeno per l’informazione.
Un incontro, dunque, di aggiornamento e formazione, alla luce di un’analisi attenta della realtà della regione Lazio, da ragionare con rigore, nell’ottica di lavorare per una migliore garanzia della libertà di stampa e per il bene pubblico di tutti i cittadini. I dati, raccolti dall’Osservatorio Ossigeno, evidenziano, infatti, un clima preoccupante nei riguardi degli operatori dell’informazione. La Regione Lazio anche nel 2016 continua a essere maglia nera per numero di minacce, intimidazioni e querele ai cronisti. Le pressioni non arrivano solo da contesti malavitosi e di criminalità organizzata ma anche, a volte, da reti di potere.
Dobbiamo anche considerare gli ostacoli materiali che a volte intralciano il lavoro quotidiano dei giornalisti nel rapporto con i Palazzi di Giustizia, indicatori di un clima, di cui occorre analizzare le patologie, le consuetudini poco corrette, le prassi sbagliate anche nell’organizzazione dei diversi uffici.
Con questa giornata formativa dedicata e rivolta a tutti i giornalisti del Lazio ed in particolare delle province più colpite da queste vicende, l’ Associazione Stampa Romana intende avviare un lavoro culturale, politico e sindacale con un interlocutore indispensabile come l’Associazione Nazionale dei magistrati del Lazio.
Appuntamento il 26 gennaio, nella sede della FNSI a Roma, in corso Vittorio Emanuele 349.
Questo il programma:
Sessione mattutina dalle 10 alle 13,30
Moderatori: Lazzaro Pappagallo, segretario Associazione Stampa Romana e Fiammetta Palmieri, componente giunta ANM e Magistrato Segretario presso il Consiglio Superiore della Magistratura;
Interventi-lezioni dei magistrati:
– Sulla diffamazione: Mario Dovinola, sostituto procuratore Roma, Presidente ANM Roma, Giacomo Ebner, giudice indagini preliminari Roma, componente ANM Roma e Sabrina Lorenzo, giudice penale Roma, componente ANM Roma;
– Sull’accesso alle informazioni relative ai procedimenti penali: Paolo Auriemma, procuratore Viterbo;
– Sulla responsabilità civile: Tiziana Balduini, giudice civile Roma:
Alla tavola rotonda parteciperanno con i loro contributi Alberto Spampinato, direttore di Ossigeno (i dati sulle pressioni sui cronisti nel Lazio, il dossier Taci o ti querelo e le leggi da riformare), Federica Angeli (le molteplici cause subite e le querele intimidatorie, la costituzione di parte civile della Fnsi) e Graziella Di Mambro (la situazione nel pontino, le querele temerarie, la differenza tra le diverse procure nel rapporto con i cronisti).
Nel pomeriggio, 14,30-17,30, seguirà un approfondimento didattico nel merito di alcuni casi specifici e della giurisprudenza recente.
Coordinerà i lavori Monica Soldano, delegata segreteria Stampa Romana alla Macro area articolo 21.
Eugenio Albamonte, sostituto Procura Roma, Componente della Giunta Esecutiva Centrale ANM interverrà su internet e diffamazione.
La tavola rotonda avrà la presenza di Giuseppe Mennella, segretario di Ossigeno (la sentenza della Cassazione sul diritto di cronaca), Giovanni Del Giaccio (le pressioni della politica sui cronisti nel pontino) e Riccardo Orioles (le pressioni della criminalità organizzata nelle zone di frontiera e il rapporto “sano” con la magistratura).
Il corso in piattaforma Sigef (controllare enti terzi) garantirà nove crediti formativi. Se non riuscite a iscrivervi per raggiunta quota non scoraggiatevi. Esperienza insegna che non mancano le rinunce e la conseguente disponibilità di posti.
Graziella Di Mambro, coordinatrice macro area ASR articolo 21
Lazzaro Pappagallo, segretario ASR
Monica Soldano, delegata segreteria ASR articolo 21