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ASR: Finalmente il piano Verdelli diventa pubblico

Verdelli

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Un mese fa avevamo chiesto verità.

Verità sul piano Verdelli. Un piano affondato in modo informale dal CdA Rai tra un panettone e un pandoro.

Avevamo chiesto verità per rispetto delle comunità professionali, larghe e strette, giornalistiche e non, che riconoscono nell’azienda di servizio pubblico un perno del sistema informativo nazionale.
Finalmente possiamo leggere le carte grazie al lavoro di Gianluca Vacchio, collega del Velino.

Questo il link: http://www.ilvelino.it/it/article/2017/02/06/verdelli-ci-ha-lavorato-sei-mesi-ecco-integralmente-il-piano-per-le-ne/73503adc-5803-47b9-8c9a-5a1f17b66023/

Avevamo sintetizzato le nostre curiosità in dieci domande:

1. Perchè il Tg2 si sarebbe trasferito a Milano? Quale il senso del Tg del sud?
2. Come sarebbe stata organizzata la TgR? Quali numeri avrebbe espresso la più grande testata d’Europa?
3. Ci sarebbe stata la fusione tra TgR e Rainews?
4. Sarebbe nata una testata autonoma sul web?
5. Come sarebbe stata organizzata la presenza sui social?
6. L’occupazione sarebbe rimasta invariata nei numeri?
7. Le testate generaliste avrebbero avuto identità differenti?
8. L’informazione di rete sarebbe stata finalmente giornalistica?
9. Sarebbe nato un canale con testata in inglese? La radio avrebbe avuto un futuro?
10. L’informazione Rai sarebbe stata unitaria e centripeta o avrebbe confermato la struttura da vasi non comunicanti?

Ora possiamo leggere qualche risposta. Alcune sono chiare e precise per numeri e scenari. Sulla tgr, sui numeri complessivi delle singole redazioni regionali, sulla copertura del territorio, sul web, sulla fusione sedi regionali rainews, sulle vocazioni delle testate, sul senso dei tg nazionali a Milano o a Napoli.

Su altre domande le risposte sono vaghe o nulle. Vedi l’informazione di rete o i fabbisogni reali delle testate. Segno che non tutto era pronto in vista di un ulteriore confronto industriale e sindacale.
Qualcuno potrebbe pensare che la lettura di queste carte sia inutile, l’autopsia di un cadavere.

Esperienza vuole, tuttavia, che in Rai nulla si crea e nulla si distrugge. Anche perchè di riforma dell’informazione Rai continua a occuparsi Campo Dall’Orto.

Adesso il piano Verdelli diventa materiale a disposizione dei colleghi Rai, dei colleghi non Rai, e dei cittadini curiosi di capire cosa si nasconde, anche in termini di potenzialità e di cambiamento, dietro le pareti di Viale Mazzini.

Lazzaro Pappagallo
Segretario Associazione Stampa Romana

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