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La TV, la malattia mentale e l’assistenza psichiatrica

depressione

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In Italia il 90 per cento dei giovani che si tolgono la vita soffre di depressione e molti episodi che diventano cronaca nera nei telegiornali sono collegati al disagio mentale o alla malattia vera e propria. Eppure si fa ancora molto poco per spiegare che, se la malattia mentale esiste, allo stesso modo può essere curata.

Sono trascorsi quasi 50 anni da quando le telecamere di Sergio Zavoli entrarono nel manicomio di Gorizia per raccontare una realtà che era di esclusiva segregazione prima ancora che le porte di quelle strutture venissero aperte al mondo con la riforma Basaglia.

Da quella data i mezzi di comunicazione hanno dimenticato che ci sono aspetti di questa problematica che devono ancora essere raccontati, risolti e soprattutto che la scienza medica si evolve. Eppure la malattia mentale fa ancora paura e se ne conoscono solo gli aspetti più brutali. Che cosa può fare di più chi opera nel settore della comunicazione?

“La tv, la malattia mentale e l’assistenza psichiatrica” è il titolo dell’incontro che si svolgerà il 7 aprile al Vittoriano (ingresso Ara Coeli) dalle ore 16.00 alle ore 20.00 promosso dall’Associazione Stampa Romana, con Netforpp ( network europeo di psichiatri) e dal Segretariato sociale della Rai. Intervengono il sen. Sergio Zavoli e Adriana Pannitteri (autrice dello Speciale Tg1 “Vite di Vetro) con gli psichiatri Annelore Homberg, Giovanni Del Missier, Fernando Panzera e Mario Rusconi, vicepresidente dell’associazione nazionale presidi italiani. Introduce Piero Damosso, caporedattore centrale del Tg1-Rai.

L’incontro rientra nell’attività di formazione professionale continua dei giornalisti accreditata presso l’Ordine dei giornalisti, darà quindi diritto a 4 crediti.

Sarà possibile iscriversi soltanto attraverso la piattaforma SIGEF, cercando l’evento tra gli eventi organizzati dagli Enti terzi, Associazione Stampa Romana.

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