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Riforma Inpgi, ok dai ministeri alle clausole di salvaguardia.Lorusso e Macelloni:”Scongiurato il rischio di creare esodati”

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«L’approvazione da parte dei ministeri vigilanti delle clausole di salvaguardia previste nella riforma dell’Inpgi rappresenta una buona notizia per tutta la categoria.

La misura consentirà a 183 colleghe e colleghi disoccupati o dipendenti di aziende in stato di crisi di poter maturare i vecchi requisiti di accesso alla pensione entro dodici mesi dalla data di approvazione della riforma (21 febbraio 2017). Si tratta di una misura di tutela importante in un momento così difficile per tutto il settore.

Con buona pace di chi, anche all’interno della categoria, aveva già preconizzato scenari catastrofici, la stretta collaborazione fra Fnsi e Inpgi ha consentito di avviare una positiva interlocuzione con il ministero del Lavoro e di far valere le ragioni di colleghe e colleghi che avrebbero rischiato di diventare esodati.

In questo modo, viene riaffermata la necessità di salvaguardare le posizioni di colleghe e colleghi più deboli, così come nello spirito della manovra di riequilibrio dei conti approvata dall’Inpgi con il sostegno delle parti sociali».

Lo affermano, in una nota congiunta, Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi, e Marina Macelloni, presidente dell’Inpgi.

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