Diffondiamo e rilanciamo il documento sullo status giuridico e contrattuale degli uffici stampa approvato due giorni fa a Milano e inviato in FNSI. Di seguito il testo.
Il coordinamento dei Cdr e dei fiduciari degli uffici stampa di Regioni, Consigli regionali e Province Autonome, riunitosi a Milano il 9 maggio 2018 presso l’Associazione Lombarda dei Giornalisti, presenti il Presidente Paolo Perucchini e la Vicesegretario Fnsi Anna Del Freo, rinnovano la loro forte preoccupazione in merito all’applicazione dell’ipotesi di contratto collettivo del comparto “Funzioni locali”, sottoscritto da Aran e dalle organizzazioni sindacali di categoria, che istituisce il nuovo profilo di giornalista pubblico.
A questo proposito accolgono con favore l’annunciato avvio del confronto tra Fnsi e Aran, ribadendo che la posizione rimane ferma in merito all’applicazione del contratto giornalistico nella pubblica amministrazione, considerandolo infatti una conquista per tutta la categoria che ha contribuito a caratterizzare ancor di più le presenze informative nelle istituzioni, rendendole capaci di svolgere quella delicata e importante opera di cerniera tra amministrazioni e cittadini.
Come già affermato durante la riunione del 3 maggio scorso a Roma, ritengono che la Fnsi non possa arrendersi alla cancellazione del contratto di lavoro, una convinzione che non nasce oggi ma che, come dimostra la dichiarazione rilasciata in diverse occasioni dal segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso (“il Cnlg rappresenta un punto fermo irrinunciabile da tutelare e rilanciare”), ha origini lontane.
Alla luce di queste considerazioni i Cdr e i fiduciari chiedono alla Fnsi:
– di proseguire l’azione avviata con l’impugnativa al Tribunale di Roma in direzione della modifica dell’articolo 18 bis e la formalizzazione di una norma che salvaguardi l’applicazione del contratto giornalistico Fieg-Fnsi per i giornalisti che attualmente lavorano con questo istituto e negli enti che già lo prevedono;
– far divenire il confronto Fnsi-Aran l’occasione per completare un percorso, avviato e non portato a termine, per l’applicazione di un vero contratto giornalistico in tutte le realtà pubbliche con il sindacato unitario dei giornalisti che riaffermi i principi irrinunciabili di autonomia professionale, flessibilità di orario, formazione, responsabilità deontologica, iscrizione alla Casagit e al Fondo di previdenza complementare;
– il coinvolgimento del coordinamento di tutti gli enti della categoria, a partire dall’Ordine dei giornalisti che è chiamato a tutelare l’autonomia professionale dei colleghi, per valutare la sostenibilità dell’introduzione della nuova figura del giornalista pubblico e gli effetti sull’attuale assetto occupazionale giornalistico nella PA.
Così come discusso nella riunione di Roma, nell’ottica di una costruttiva trattativa con Aran, riteniamo infine utile il coinvolgimento di un rappresentante del coordinamento dei comitati di redazione e dei fiduciari di uffici e agenzie di stampa delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano.
Il coordinamento dei comitati di redazione e dei fiduciari di uffici
e agenzie di stampa delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano