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“Il Mojo Festival è innovazione e orgoglio”

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Si è svolta questa mattina nella Sala Multimediale di Stampa Romana la conferenza stampa di presentazione della prima edizione di Mojo Italia Festival, evento dedicato alle nuove frontiere della comunicazione mobile.

Davanti a una folta platea il segretario Lazzaro Pappagallo e il direttore del Festival Nico Piro, inviato del Tg3, hanno illustrato l’iniziativa che si svolgerà dal 21 al 23 settembre presso la Casa del Cinema a Villa Borghese e nella nostra sede di piazza della Torretta 36, dove si terrà la giornata di chiusura. Un evento che abbiamo avuto il piacere di organizzare insieme all’Associazione Nazionale Filmaker presieduta da Enrico Farro.

Oggi alla conferenza erano inoltre presenti Lucia Pappalardo, segretario generale dell’Associazione Filmaker, Cristiana Palazzoni, collega del Tg3, giurata e conduttrice della serata di premiazione del Festival, Francesco Facchini, giurato e divulgatore del mobile journalism in Italia e Giuliana Abbate, Communications Director di Mastercard che sarà main sponsor dell’iniziativa.

“Arriviamo al Festival dall’esperienza di Stampa Romana – ha detto il segretario Lazzaro Pappagallo – e di questo siamo fieri e orgogliosi”.

“Come sindacato abbiamo infatti scelto di accompagnare i lavoratori nelle trasformazioni in atto verso il digitale e grazie alle alte professionalità messe in campo da Nico Piro ed Enrico Farro, nostri docenti di Mobile Journalism, abbiamo deciso di fare un ulteriore salto di qualità coinvolgendo tutti in un evento unico, gratuito e patrocinato dall’Assessorato alla Crescita Culturale di Roma Capitale“.

“Ora – ha sottolineato Pappagallo – ci sentiamo pronti per passare ad una fase successiva, la fase industriale. Per noi è una grande soddisfazione che questo evento innovativo avvenga a Roma perché questo è un territorio nel quale si può ancora investire”.

LA GALLERY

L’obiettivo del Mojo Festival infatti è quello di aprire le porte della comunità italiana del giornalismo mobile a chiunque voglia scoprire le potenzialità professionali di uno strumento, lo smartphone, che ci accompagna ogni giorno. Nel Mojo è l’uso degli smartphone ad essere il vero protagonista al servizio del giornalismo, per creare contenuti da distribuire in tempo reale e su più piattaforme.

“Il nostro è un festival della condivisione e del fare – ha osservato Nico Piro -. Non celebriamo nulla, proviamo solo a dare un contributo di cambiamento. Ci saranno dei seminari in cui i migliori esperti italiani del settore metteranno a disposizione di giornalisti, videomaker e comunicatori gli strumenti chiave della nuova comunicazione. È la più grande operazione di aggiornamento professionale che si ricordi in anni, auto-prodotta e gratuita”.

Dopo aver illustrato l’intero programma e i relativi relatori, il direttore del Festival ha aggiunto: “Se tutto questo è possibile è perché tante persone ci stanno mettendo passione e cuore”.

“Sono molto contenta di far parte di questa squadra di ragazze e ragazzi che sembra quasi abbiano fatto un passo nel futuro – ha detto Cristiana Palazzoni, che presenterà la serata di premiazione in programma per il 22 settembre -. Ora tutti loro ci vogliono raccontare quello che hanno visto”. “Tutto è cambiamento – ha osservato Francesco Facchini – non possiamo continuare a pensare di restare quello che siamo stati negli ultimi 40 anni. Il telefono può rivoluzionarvi la vita e lo può fare in un modo del tutto diverso rispetto a quello a cui siete stati abituati fino ad oggi”.

Nel corso dei tre giorni di festival, come è stato spiegato oggi, verranno premiati la migliore creazione realizzata con lo smartphone in Italia e la migliore creazione realizzata all’estero. Non ci sono limiti di età in nessuna delle due sezioni. La competizione è aperta ad ogni tipo di opera video realizzata con dispositivi mobili. Non esiste un limite di tempo minimo o massimo. L’ opera deve essere di stampo giornalistico. Saranno inoltre ammesse opere di video-narrativa solo se ricostruiranno e spiegheranno fatti reali che sono o sono stati oggetto di copertura mediatica. Il lavoro deve essere prodotto tra il 1° gennaio 2017 e la data di chiusura del concorso, fissata al 15 agosto.

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L’evento prevederà anche un terzo premio per la migliore opera estemporanea, promosso da Mastercard e assegnato attraverso una competizione di 24 ore nei primi due giorni del festival. I partecipanti dovranno realizzare un’opera video mobile per raccontare una storia nuova, capace di accendere passioni e fare la differenza. Maggiori dettagli verranno comunicati nei giorni del festival.

“Ci occupiamo di innovazione e la creatività è il nostro focus – ha commentato Giuliana Abbate, Communications Director di Mastercard -. Quando Nico e Lazzaro mi hanno contattato per questo progetto, ho detto subito di sì, mi è piaciuta tantissimo questa sfida al cambiamento. Questa sarà sicuramente un’iniziativa di grande impatto culturale e noi di Mastercard siamo contenti di esserci”.

Insieme ai tre premi, come detto, il Mojo Festival proporrà anche 15 seminari gratuiti in corso di accreditamento presso l’Ordine dei Giornalisti, per l’acquisizione dei crediti validi ai fini della formazione professionale continua.

Visita il sito www.mojoitalia.it per il programma completo e per conoscere la giuria del Festival.

Inoltre sia la serata del 22 che quella del 21 settembre, con la Lectio Magistralis “QUANTO SONO FINTE LE NOTIZIE? TRA FAKE NEWS E POST-VERITÀ NELL’ERA DEL DIGITALE”, saranno trasmesse in diretta streaming. L’hashtag per partecipare “socialmente” alla manifestazione è #MOJOITAFEST.

LA PRESENTAZIONE INTEGRALE

Clicca qui per il servizio dell’Agenzia Dire sul Mojo Festival

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