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Consiglio regionale del Lazio: nuove penalizzazioni dei colleghi. E’ ora di finirla

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CONSIGLIO REGIONALE, GIORNALISTI DI NUOVO PENALIZZATI: ORA BASTA

Con la nuova tornata di attribuzione delle posizioni organizzative nel Consiglio regionale del Lazio assistiamo ancora una volta a decisioni che penalizzano i giornalisti dell’ufficio stampa. Sia dal punto di vista professionale che da quello economico. Si elude l’annosa questione della nomina di un capo ufficio stampa attribuendo compiti di mero coordinamento a una posizione organizzativa. Una soluzione inaccettabile: il futuro coordinatore, evidentemente senza averne né i poteri né il relativo trattamento economico, di fatto si troverebbe da solo a dover dirigere l’ufficio, con la “supervisione” del dirigente del servizio (che non è giornalista). Sono poi previste altre due posizioni organizzative, di seconda fascia, con compiti di rapporti con gli organismi dipendenti dal Consiglio. Gli altri tre giornalisti resteranno con la semplice “produttività”. Con una disparità economica del tutto immotivata, sottoposti, ancora una volta alla valutazione di un dirigente che non ha la competenza per giudicare la qualità del loro lavoro né per fissare gli obiettivi su cui effettuare la valutazione stessa.

Né si può parlare di risparmi: i giornalisti sono passati da dieci a sei, con un considerevole aumento della mole di lavoro, e dunque di per sé si sono già realizzati notevoli risparmi. Dell’ennesimo taglio non si vedeva proprio l’esigenza. Con lo stesso budget, infine – e i giornalisti hanno anche provato a spiegarlo all’amministrazione, si potevano assegnare sei posizioni di terza fascia, assicurando parità di salario e di condizioni giuridiche.

Tutto questo mette in evidenza ancora di più, se fosse necessario, come sia essenziale che riparta la trattativa nazionale all’Aran, con la definizione puntuale del profilo giuridico e del trattamenti economico dei giornalisti che lavorano nella pubblica amministrazione.

Per quanto riguarda il caso specifico del Consiglio regionale del Lazio, invece, chiediamo un immediato incontro con la segreteria generale: si blocchi questo bando insensato e si riapra finalmente il tavolo di trattativa con la presenza di Stampa Romana.

 

Michele Cardulli
Fiduciario Consiglio Regionale del Lazio

Lazzaro Pappagallo
Segretario Associazione Stampa Romana

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