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Processo don’t touch a Latina: Sit in e costituzione di parte civile per Vittorio Buongiorno

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L’Associazione Stampa Romana sarà domani, martedì, presso il Tribunale di Latina per costituirsi parte civile, insieme alla Fnsi, al fianco del collega del Messaggero di Latina, Vittorio Buongiorno, nell’ambito del processo “Don’t touch” che vede tra gli imputati Gianluca Tuma che deve rispondere delle minacce rivolte a Buongiorno per gli articoli scritti in una inchiesta sul malaffare pontino. 


L’episodio era avvenuto in chiesa, pochi giorni dopo la strage di Parigi al mensile Charlie Hebdo. Al termine della funzione religiosa il collega Buongiorno era stato avvicinato dal Tuma  che senza giri di parole gli aveva sussurrato: “Hai visto cosa succede in Francia a chi usa la penna scorrettamente?”.

Inequivocbile il senso della frase che ha spinto Vitttorio Buongiorno a denunciare l’episodio che è finito nell’inchiesta che ha coinvolto, oltre al Tuma, diversi altri imputati per vari reati. 


“Come Associazione Stampa Romana, d’intesa con la Macro Area articolo 21 – dice il segretario Lazzaro Pappagallo – abbiamo deciso da tempo di essere al fianco di tutti i colleghi minacciati e di costituirci parte civile ogni volta che sarà possibile. La situazione nel Lazio, come documenta Ossigeno per l’informazione, è pesantissima ma i colleghi sappiano che noi ci siamo e ci saremo”.

E’ un segnale di attenzione aggiunge Gaetano Coppola, fiduciario di Stampa Romana per Latinaad un territorio con grandi pressioni malavitose e di presenza accanto ai colleghi pontini in prima linea nel descrivere e denunciare la geografia del malaffare”

In occasione del processo i giornalisti di Latina si ritroveranno, a partire dalle 9 nei pressi del Tribunale   per fare da “scorta mediatica” a Vittorio e – idealmente – a tutti i giornalisti minacciati.

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