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Rei di pubblicare un atto di indagine: il comune di Sperlonga contro i giornalisti

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Offesi perché i giornalisti hanno riportato una informativa dei carabinieri. 

Il comune di Sperlonga, guidato dal sindaco Armando Cusani, con una delibera di giunta da mandato a un legale per chiedere i danni in sede civile a cinque testate Latina oggi, Latina tv, Messaggero, Repubblica e il Fatto quotidiano e all’Associazione Caponnetto. 

Sono tutti rei di avere accostato il piano integrato edilizio al reimpiego di capitali illeciti di provenienza criminale.

Peccato che i giornalisti abbiano solo riportato un atto di indagine. 

Vista l’impossibilità di querelare i carabinieri si ovvia intimidendo i giornalisti.

Cusani si era distinto da presidente della Provincia per una serie di querele soprattutto rivolte a Latina oggi, querele destituite di fondamento.

Oggi ci riprova impiegando nuovamente i soldi pubblici che andrebbero invece usati con grande prudenza per non incorrere nei controlli della Corte dei conti che, dopo un esposto di Stampa Romana, ha avviato accertamenti proprio sui soldi spesi per le azioni temerarie messe in campo dalla Provincia di Latina.

Come abbiamo ricordato scortando in giudizio il collega Vittorio Buongiorno nel processo Don’t touch è necessario che i cittadini e la politica si facciano carico del lavoro dei cronisti e del valore democratico della stampa libera.

Il comportamento del sindaco e della giunta di Sperlonga vanno invece in direzione opposta e sbagliata.

Segreteria Associazione Stampa Romana

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