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Sit in per Sperlonga: si rispetti la libertà di informare dei giornalisti pontini

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Per la seconda volta nel giro di una settimana i giornalisti pontini si sono ritrovati al tribunale di Latina per dire no alle querele temerarie, alle intimidazioni e a ogni forma di bavaglio che possa condizionare il loro lavoro.


Dopo la costituzione di parte civile da parte di Stampa Romana e Fnsi, al fianco del collega Vittorio Buongiorno nei confronti del pregiudicato che lo aveva pesantemente minacciato, oggi un nutrito gruppo di colleghi, tra cui il vice segretario di Stampa Romana, Stefano Romita ha presidiato l’aula nella quale si teneva il processo contro il sindaco di Sperlonga Armando Cusani e due tecnici imputati di lottizzazione abusiva.


La giunta comunale della cittadina tirrenica ha infatti dato mandato a un legale di chiedere i danni in sede civile ai quotidiani Il Messaggero, Repubblica, Latina Oggi, Il fatto Quotidiano, al sito LatinaTu.it e all’associazione Caponnetto per aver pubblicato una informativa dei carabinieri secondo la quale il Piano integrato, ritenuto dalla magistratura inquirente lottizzazione abusiva, era pesantemente condizionato da capitali dei Casalesi. Secondo il primo cittadino la pubblicazione di quell’atto che il pm ha chiesto di acquisire al processo in corso, avrebbe gettato discredito sul buon nome della cittadina turistica della provincia pontina da cui la richiesta di risarcimento alle testate giornalistiche. 


I giornalisti pontini respingono con forza la decisione del Comune di Sperlonga e con la loro presenza in tribunale ribadiscono la determinazione a svolgere con serenità e senza nessun condizionamento la loro attività di cronisti garantendo di conseguenza il diritto dei cittadini ad essere informati.


A dare la propria solidarietà ai colleghi anche il senatore del Pd Claudio Moscardelli mentre il suo collega di partito Bruno Astorre ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno per “sapere se è a conoscenza della vicenda e come intende intervenire al fine di garantire la libertà di espressione e tutelare il diritto di cronaca”.

Gaetano Coppola Fiduciario ASR Latina

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