Il 28 gennaio dello scorso anno cessava l’incarico a Edoardo Poeta, “funzionario facente funzioni” di capo ufficio stampa per il Consiglio Regionale del Lazio.
La nomina di Poeta aveva sanato temporaneamente una situazione di vacatio durata troppi anni.
Dal 29 gennaio 2018 siamo ritornati in una situazione di sostanziale illegittimità e paralisi dell’ufficio.
Nonostante diversi e ripetuti solleciti mossi da Stampa Romana e dall’Ordine dei giornalisti per bandire una selezione per il nuovo capo ufficio stampa che per la legge 150 non può che essere un giornalista, da 17 mesi nulla e’ stato fatto sia dagli uffici preposti guidati da Cinzia Felci sia dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale.
Abbiamo chiesto un incontro al nuovo Presidente del Consiglio Mauro Buschini senza esito al momento.
Riteniamo che questa situazione di illegalità, con i colleghi senza una guida giornalistica, vada rimossa al più presto, avviando le procedure selettive in base alla legge 150. In più si è proceduto a stabilire una “gerarchia” fittizia all’interno dell’ufficio attribuendo a tre giornalisti su sei delle “posizioni organizzative”, anche queste stabilite da un dirigente non giornalista.
Insisteremo nel chiedere soluzioni, informando puntualmente i colleghi dello stato dell’arte.
Ulteriori ritardi sono inaccettabili.
Segreteria ASR