La Presidenza del consiglio ci ha comunicato la riapertura della procedura per la ricostituzione della commissione che stabilirà un nuovo equo compenso per le prestazioni giornalistiche.
È l’effetto del ricorso presentato da Stampa romana, dall’assostampa siciliana e dai colleghi Monica Soldano e Dario Fidora e vinto al Tar lo scorso 21 marzo.
Con una nota della scorsa settimana il sottosegretario Crimi invita le amministrazioni, gli enti e le associazioni di riferimento a designare i propri rappresentanti in seno alla Commissione.
Quando arriveranno le designazioni e sarà completato l’iter di ricostruzione dell’Organo partirà una nuova convocazione.
La commissione dovrà definire un parametro in linea con le decisioni della giustizia amministrativa che annullarono il “lodo Lotti”. Quelle decisioni hanno anche stabilito che il valore fissato è relativo a tutte le prestazioni non fornite da giornalisti lavoratori subordinati.
Noi vogliamo, come da determinazioni della Commissione Lavoro autonomo della Fnsi, che siano in linea con le retribuzioni base dei contratti di lavoro e rispettose dell’articolo 36 della Costituzione (garantire al lavoratore una vita dignitosa).
È una risposta attesa da due terzi della categoria costretti a vivere con retribuzioni al di sotto della soglia di povertà, elemento indispensabile all’autonomia di tutti i lavoratori.
Segreteria ASR