I giornalisti pensionati esigono la verità sulla situazione dell’INPGI
Roma, 17 giugno 2019 – In queste ore si decidono in Parlamento le sorti dell’Inpgi 1, l’ente previdenziale dei giornalisti dipendenti, unico in Italia privatizzato, sostitutivo dell’Inps, che si accolla anche i pesanti costi degli ammortizzatori sociali e dei contributi figurativi che competerebbero allo Stato (disoccupazione, maternità, cassa integrazione ecc.).
Nel pomeriggio infatti verrà discusso alle Commissioni riunite Bilancio e Finanze della Camera il “Decreto Crescita”, contenente un emendamento teso a rinviare di un anno il Commissariamento dell’ente e a predisporre l’ampliamento della base contributiva, a fronte di un ulteriore contenimento della spesa (oggi già ridotta dallo stesso ente con il taglio per le pensioni superiori a 38 mila euro l’anno) e ad un incremento delle entrate; mentre domattina ci sarà l’audizione della presidente dell’Inpgi, Marina Macelloni, alla Commissione bicamerale degli enti previdenziali privatizzati.
Tutto ciò con la maggioranza dei giornalisti italiani poco o per nulla informati in proposito.
Il direttivo del Gruppo Romano Giornalisti Pensionati, riunitosi oggi, lancia un accorato appello agli amministratori dell’Inpgi e ai vertici della Federazione Nazionale della Stampa affinché il prima possibile sia comunicata a tutta la categoria l’effettiva situazione dell’istituto di previdenza.