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Macroarea ASR libertà di informare incontra Nicola Morra. Attenzione speciale su infiltrazioni mafiose in Europa e i riflessi sul giornalismo investigativo

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L’Associazione Stampa Romana con i coordinatori della Macroarea Libertà di informare e Ossigeno per l’informazione hanno incontrato martedì scorso il Presidente della Commissione Parlamentare Nazionale Antimafia Nicola Morra.

Abbiamo proposto un fronte comune su legalità, formazione giornalistica e l’informazione specializzata sulle mafie con l’intento di pubblicare gli atti della Commissione di interesse pubblico nel segno della trasparenza. 

Abbiamo raccolto l’invito del Presidente Morra a impostare in prospettiva su questi temi iniziative adeguate nelle scuole, con gli studenti con iniziative antimafia, con le testimonianze di tutti i cronisti minacciati, a partire dai più deboli e isolati. 
Minacciare un giornalista equivale a intimidire e a condizionarne l’attività di servizio pubblico che svolge per riportare notizie e indagini. 

Abbiamo anche discusso su come l’informazione inquadri e racconti il fenomeno mafioso: dall’editoria a volte condizionata dalla criminalità alle notizie manipolate. 

Tra le proposte dell’Associazione Stampa Romana alla Commissione Antimafia,  l’apertura di un’inchiesta pubblica sugli omicidi dei giornalisti investigativi Daphne Caruana Galizia a Malta e di Jan Kuciak con Martina Kusnirova in Slovacchia. Abbiamo fatto presente al Presidente Nicola Morra come il giornalismo investigativo sia stato messo a morte in Europa soprattutto quando tocca il flusso dei soldi sporchi e le frodi fiscali: fare luce sui mandanti- ancora oscuri- degli omicidi dei colleghi, è un dovere al quale l’Italia e l’Europa non possono sottrarsi.

Alcuni giornalisti che indagano su questi omicidi sono stati minacciati. Malta e la Slovacchia sono democrazie anomale in Europa, fragili e condizionabili, dove la corruzione e il riciclaggio dilagano, lo dice anche qualche risoluzione europea oltre alle indagini giudiziarie. L’Italia non può rimanere a guardare. A tutela di tutti e in nome della trasparenza, occorre fare piena luce pubblicamente su questi omicidi. Un’ autobomba ha disintegrato la collega Daphne il 16 ottobre 2017, quattro mesi dopo sono stati assassinati il collega investigativo Jan Kuciak -reporter di Aktuality- e la sua compagna Martina Kusnirova, il 21 febbraio 2018. I killer sono stati arrestati, ma sui mandanti non è stata fatta luce piena. 


Il Presidente Nicola Morra ha valutato interessante la proposta e la esaminerà.
Un fatto è certo: siamo convinti che Daphne e Jan non sono stati protetti mentre indagavano nell’interesse pubblico, al contrario sono stati assassinati sotto gli occhi indifferenti di tanti e le mani libere della mafia dei colletti bianchi.

Giovanni Del Giaccio
Maria Grazia Mazzola

Coordinatori Macroarea Libertà di informare

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