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Mojo Italia Festival: i vincitori del contest 2019!

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La giuria di Mojo Italia ha deciso i vincitori dell’edizione 2019.

A presiedere la giuria, l’inviato del Tg1 Paolo Di Giannantonio, con lui al lavoro: Pio d’Emilia, inviato di SkyTg24, Nico Piro, direttore di Mojo Italia, Alessia Laudati, segreteria di Stampa Romana, i docenti e i ragazzi di del Coris – Università La Sapienza guidati da Christian Ruggiero.

VINCITORE CATEGORIA NEWS SHORT
(SOTTO 5 MINUTI)


“ZAMBIAN CAB” Emmanuel Mwape – Zambia

Se non fosse arrivato questo lavoro mai avremmo potuto nemmeno lontanamente immaginare quanto una vita, un lavoro ed una dignità possano dipendere da una carriola costruita con rottami di ferro. Le vite degli altri raccontate con disarmante semplicità e, quindi, con enorme
efficacia.

VINCITORE CATEGORIA NEWS LONG 
(SOPRA I 5 MINUTI)


“THE VOLCANO” Leonor Suarez – Spagna

Un grande tema resta grande anche se affrontato con un piccolo mezzo. Il risultato è degno di nota e riesce a rendere idea e sensazioni della precarietà di una esistenza vissuta accanto a quella natura che l’uomo scopra di non poter imbrigliare.

VINCITORE CATEGORIA STORYTELLING SHORT
(SOTTO 5 MINUTI)


“SENZA RADICI NON SI VOLA” Maria Dolores Piacciau

Poche parole, ma con il supporto potente delle immagini, per raccontare un piccolo mondo che vuol continuare a vivere – con i propri valori e la propria dignità – a dispetto dei processi globali che riducono tutto a numeri.

VINCITORE CATEGORIA STORYTELLING LONG
(SOPRA I 5 MINUTI)


“SHALLOW” Ulku Sonmez (Turchia)

Qualità e tecnica da documentario classico, per
la storia di due fratelli, con caratteri opposti, dei quali si
racconta la vita di campagna. Il quotidiano, il rapporto con gli
animali, ma anche la scoperta del sesso, il rapporto con la
religione. Non ci sono effetti speciali, c’è l’essenzialità del
cinema turco. Lavoro di livello.

MIGLIOR LAVORO ITALIANO – PREMIO MASTERCARD

“NOTHING IS THROW AWAY” di Rosà Praticò

Con una narrazione semplice ma per questo ancora più efficace, l’opera ha saputo compiere una riflessione profonda su un’iniziativa virtuosa poco conosciuta, sul tema dell’uso e riuso dei materiali. Un racconto che ispira chi guarda, un progetto che contribuisce all’inizio di qualcosa di concreto ed efficace, qualcosa di priceless.

MIGLIOR LAVORO INTERNAZIONALE – PREMIO MASTERCARD

“CLEAN UP CRUSADER” di Philippe Bromwell

Un lavoro di standard tecnicamente elevatissimo, che con la sua essenzialità riesce ad entrare nel cuore dello spettatore e ad emozionare. La storia è un monito universale per iniziare un cambiamento positivo della società, partendo dalla salvaguardia dell’equilibrio ecologico delle nostre spiagge e dal dare nuova vita agli oggetti abbandonati. L’amore per la natura è qualcosa di unico. Ispirare il cambiamento attraverso il rispetto di essa è davvero priceless.

MENZIONI SPECIALI

“THE SUN OF THE INDIAN RESERVE” Andrea Bernabeo (Freelance)

In uno scenario naturale che è parte preponderante della narrazione, un
efficace spaccato di vita degli indiani d’America che rivendicano la nobiltà delle loro origini e il debito che con loro gli americani di oggi ancora non intendono onorare.

“STORIA DI TRE MIGRANTI” Alessandro Guarasci (Radio Vaticana – Vatican News)

Il flusso continuo di storie di migrazione, che si mescolano e si sovrappongono tra loro, quasi sempre convogliate nel grande calderone dell’emergenza e quasi sempre avvelenate nel fiume della polemica politica, ha bisogno invece di riflessione e tranquillità. E queste tre storie, raccontate con grande nitore filmico, hanno il pregio di farci ragionare su volti, su punti di vista e su prospettive che vengono da lontano ma che ci sono più che mai vicine.

“DALLA TERRA ALL’INFINITO” Luca Annovi (Freelance) 

Un grande spettacolo della natura: la piana di Castelluccio, sui Monti Sibillini, con i suoi incredibili colori; un grande dispetto della natura: il terremoto che ha devastato questa magnifica terra. E poi ci sono gli uomini, che qui vivono e qui vogliono restare, con la coltivazione delle lenticchie ormai famose in tutto il mondo. La sfida, per chi vuole raccontare tutto questo, è stare, con i mezzi del mojo, al passo con la natura e rendere,
con il filmato, quello che l’occhio umano coglie senza sforzo.

Sfida vinta!

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