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Giustizia per Daphne

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#justiceforDaphne


In due giorni sono stati arrestati l’intermediario, il middleman, Theuma, tassista con precedenti per usura, il mandante – l’affarista e imprenditore Yorgen Fenech- o uno dei mandanti.Già libero su cauzione a regime di stretta sorveglianza.

E immediatamente dopo ri-arrestato!! Siamo in Europa o nella repubblica delle banane ? Il potere dei soldi di Malta é il suo precipizio. Presto per dirlo. É solo l’inizio della verità, l’alba di un nuovo giorno. Una verita’ quella sull’omicidio di Daphne Caruana Galizia, che ha davanti a sé una strada impervia. Una schiera di assassini armati di esplosivo contro una giornalista sola armata di PC e tastiera, di un prestigioso Blog il Running Commentary, un Blog che ha fatto paura. Un Blog che inchioda le coscienze e scatena l’odio dei pavidi. E’ Daphne Caruana Galizia ad avere prevalso, nonostante l’autobomba.

Il suo giornalismo ruvido, investigativo, che non siede nei salotti, che non prende il caffè con i potenti e i mafiosi, é arrivato prima della polizia. Perché Daphne da straordinaria giornalista investigativa aveva fiutato la pista. La società offshore 17 Black con sede a Dubai, faceva da collettore di tangenti per alcuni membri del governo di Malta. Non ha avuto il tempo di accertare il proprietario perché é stata fatta esplodere da tre killer, i fratelli De Giorgio e Vincent Muscat collaboratore con la giustizia da un anno, tutti in carcere. Ci ha pensato ‘Daphne Project’ il consorzio investigativo a riprendere le sue inchieste e a portarle avanti.

Così si é arrivati a scoprire il nome del proprietario della società offshore 17Black: Yorgen Fenech uno dei più potenti uomini d’affari dell’Isola. Almeno lo era. Le quotazioni del suo gruppo, il Tuma Group, sono in discesa dopo il suo arresto con tentativo di fuga. Ma Fenech già una settimana prima aveva passato il testimone degli affari al fratello. Il patrimonio. Cenere. Carta sporca di sangue. Fenech direttore generale della Centrale elettrica a gas, l’affare del secolo anche per il governo laburista. É il giornalismo investigativo a dire da mesi che il mandante arrivava da là, da Dubai.

Il portale giornalistico The Shift News di  Caroline Muscat di Malta con i figli di Daphne in testa, il blog Truth be told di Emanuel Delia i colleghi del Times of Malta, i tanti colleghi investigativi che hanno collaborato, tutti quelli che hanno alzato la voce per due anni chiedendo i nomi dei mandanti, le ONG per la protezione dei giornalisti insieme con la società civile, con le straordinarie donne di Occupy Justice, sono migliaia, milioni:é l’esercito di Daphne. A volte ci si deve schierare, é necessario. E l’omicidio di Daphne lo richiede. Da due anni abbiamo alzato la voce senza fermarci.

Le battaglie e le proteste, hanno fatto pressing sul governo di Joseph Muscat: non gli ha dato pace. E non è finita: Corinne Vella sorella di Daphne, accusa il Primo Ministro di avere coperto i ministri Mizzi e Schembri,a loro erano dirette le tangenti del 17Black, dice Corinne. La folla dei cittadini inferocita di rabbia ha battuto i pugni sulle auto dei ministri e sotto i palazzi del potere. Chiede la famiglia Caruana Galizia le dimissioni di Muscat e che i due ministri vadano in galera.

I figli di Daphne accusano Muscat: se non avesse coperto i due ministri,la madre sarebbe ancora viva. La verità ancora non é del tutto venuta a galla, ma finalmente si è aperta la strada a spallate. Una cosa é certa: non ha futuro il giornalismo bacchettone e pavido, quello sudaticcio che trema sempre per la propria poltrona e censura i pezzi.

Il giornalismo che licenzia, che sfrutta, quello dei giullari che rifà il makeup ai poteri forti e umilia, bastona i migliori. Quantomeno é parassita, non esplica un servizio ai cittadini, li tradisce. Il giornalismo libero internazionale é sale della democrazia, immortale come Daphne Caruana Galizia. Il giornalismo che si mette in viaggio in cammino verso la ricerca della verita’ senza se e senza ma, sostenendo i colleghi, creando solidarietà. Pagando prezzi. Ma dando dignita’ alla democrazia, onorando la Costituzione.
Grazie Daphne per il tuo sacrificio, hai convertito tanti e hai continuato a svelare le verità nascoste senza fermarti.

Maria Grazia Mazzola
Inviata speciale Tg1


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