È un film già visto.
Un quotidiano riorganizza la produzione cartacea e web spostando i colleghi da Roma al Nord, in questo caso a Torino.
Con gli otto trasferimenti annunciati al cdr de La Stampa, tra cui sei colleghe, superiamo le 150 unità nel corso di quattro anni.
Per Stampa romana è ovvio cosa si nasconda dietro queste scelte: la volontà di punire le redazioni, colpendo colleghi e colleghe.
In questo caso la nuova proprietà Gedi ricorre a questi strumenti non avendo avuto il consenso della redazione ai prepensionamenti.
Così inoltre è chiaro che la Stampa percorre la strada per diventare un quotidiano regionale rinunciando alla forte presenza nella capitale.
Stampa Romana supporterà le azioni sindacali e individuali a tutela dei giornalisti e delle giornaliste.
Chiede ancora una volta alla Fnsi di contrastare questa deriva con la proclamazione di uno sciopero nazionale.
Segreteria Associazione Stampa Romana