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Cdr Tg2: Agcom non può censurare le scelte delle redazioni

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Siamo rimasti profondamente sorpresi nel leggere le motivazioni del provvedimento dell’Agenzia Garante per le Comunicazioni nei confronti della RAI.

Ci sembra che costituisca un precedente di estrema pericolosità dal momento che dimostra una volontà di entrare nel merito delle singole scelte editoriali delle redazioni, limitandone la libertà di espressione garantita dalla Costituzione. Ci preoccupa molto vedere il tentativo di costituire una giurisdizione superiore che si arroghi il diritto di sovrintendere sulla libertà di informazione, da usare a seconda delle circostanze, oggi in una direzione, domani in un’altra.

Nel ribadire che i giornalisti del Tg2 mettono ogni giorno il massimo del loro impegno nello svolgimento della missione di servizio pubblico, confidiamo che la RAI sappia tutelare il nostro ruolo e la nostra professionalità in ogni sede opportuna. 

Questo comunicato è stato approvato con il voto favorevole dei componenti del CDR del Tg2 Fabio Chiucconi e Luciano Ghelfi e quello contrario di Lorenzo Santorelli.

Le 2 delibere AGCOM n. 61 e 69 del 2020 emesse a conclusione del procedimento avviato nei confronti della Rai cui é stata inflitta una sanzione amministrativa di 1.500.000 euro

Il testo integrale delle due delibere n. 61 e 69 del 2020, emesse dall’AGCOM a conclusione del procedimento avviato nei confronti della RAI ai sensi dell’art. 48 del Testo Unico per il presunto inadempimento degli obblighi di servizio pubblico generale radiotelevisivo e del Contratto nazionale di servizio – 2018-2022 e con cui é stata inflitta alla RAI una sanzione amministrativa di 1 milione e 500 mila euro, sono scaricabili cliccando su ->

https://www.agcom.it/documents/10179/17669619/Delibera+69-20-CONS/b3e427d1-6ac4-43ba-8971-7a64ba433151?version=1.0 e https://www.agcom.it/documents/10179/17669619/Delibera+61-20-CONS/bc54004d-7f96-4cf4-bf5c-c16b8328ccf3?version=1.0 .

Alla RAI é stata inflitta una sanzione amministrativa di 1.500.000 euro.
Tuttavia nella delibera n. 69 emergono aspetti di possibile competenza esclusiva dell’Ordine dei Giornalisti e/o dei Consigli di Disciplina come si ricava, ad esempio dai punti 79 e 81 della motivazione con riferimento al CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE in materia di rappresentazione di vicende giudiziarie nelle trasmissioni radiotelevisive, che fu da me sottoscritto per conto del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti il 21 maggio 2009, cliccare su https://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=4346 

Ebbene l’art. 2 del Codice prevede testualmente che: 
“1. L’accertamento delle violazioni del presente Codice, comprensivo delle indicazioni formulate con la citata delibera dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni , alle quali esso compiutamente risponde, e l’adozione delle eventuali misure correttive sono riservati alla competenza di un apposito Comitato che le parti sottoscrittrici ed aderenti si impegnano a costituire entro il 30 giugno 2009.

2. In ogni caso per i giornalisti eventualmente coinvolti la competenza resta riservata all’Ordine professionale.”

Faccio presente che l’apposito Comitato costituito presso l’AGCOM (e di cui ho fatto parte per circa 4 anni) non si riunisce più da almeno 6 anni perché non é stato più ricostituito dall’AGCOM.

Pierluigi Roesler Franz

Presidente del Sindacato Cronisti Romani”

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