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Ripresa del confronto contrattuale con Fieg: la posizione di Stampa Romana

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È una buona notizia la ripresa del tavolo di trattativa tra Fieg e Fnsi per il rinnovo del contratto di lavoro.

Un contratto scaduto da tre anni non è un biglietto da visita appropriato per un sistema industriale in grande affanno.

È inevitabile che le ipotesi di rinnovo passino dal tema della inclusione di nuove figure professionali in grado di spingere i contenuti giornalistici in ogni sede e sotto ogni forma, dialogando costantemente con utenti e cittadini e garantendo così apertura ai giovani.

La necessaria ridefinizione del perimetro produttivo non può però avvenire con i saldi di fine stagione.
Non può avvenire sugli stipendi in essere con la pratica scorretta delle forfetizzazioni, non può avvenire sotto la minaccia degli stati di crisi e dei prepensionamenti anche da parte di aziende che generano utili e profitti, non può avvenire pagando meno dell’articolo 1 del contratto le nuove figure professionali, non può avvenire con il tavolo ministeriale dell’equo compenso aperto senza che per il momento ci siano risultati.

Questi limiti sono necessari se si vuole evitare una ulteriore svendita di diritti e di retribuzioni di colleghi e colleghe.

Non può accadere quanto abbiamo verificato negli ultimi rinnovi contrattuali: sacrifici per i dipendenti in cambio di assunzioni inesistenti, una ricetta fallimentare per l’occupazione e deleteria per l’Inpgi.

Segreteria Associazione Stampa Romana

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