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ASR: rafforzare reddito per autonomi e tutele per dipendenti

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Il Governo intervenga con risorse adeguate e tempestive

Nei giorni scorsi sono arrivati i provvedimenti del Governo per applicare anche al nostro settore le tutele previste dal decreto Cura Italia. A questi si sono aggiunti altri interventi dell’Inpgi.

LAVORO AUTONOMO

La ministra del lavoro Catalfo ha varato il primo provvedimento che per marzo attenua la perdita o la riduzione del lavoro per i lavoratori autonomi iscritti alle Casse professionali, Inpgi nel nostro caso.

Sono attribuiti a questi lavoratori 600 euro esentasse validi per marzo. La domanda (come da link che alleghiamo in coda al documento) deve essere presentata il primo aprile all’Inpgi con la autocertificazione sulla situazione reddituale. A beneficiarne coloro che guadagnano fino a 35mila euro annui e coloro che, guadagnando tra 35 e 50mila euro, hanno perso un terzo del reddito.

Questa misura è stata preceduta da una serie di misure INPGI. Quella fruibile dal primo giugno che aumenta il reddito dei percettori sono 500 euro per gli autonomi che, pur potendolo fare, non hanno sottoscritto la polizza sanitaria prevista con Casagit.

Per Stampa Romana tutti gli strumenti di sostegno di un reddito bloccato senza previsione di restituzione dei soldi vanno nella direzione giusta.

Allo Stato chiediamo però in relazione a un perdurare della crisi sanitaria ed economica di far salire l’assegno almeno al livello del reddito di cittadinanza (780 euro) per una coerenza interna al sistema di identiche opportunità tra i lavoratori e pari diritti in linea con i principi costituzionali, considerando la possibilità di estendere il beneficio agli esodati.

All’Inpgi chiediamo, se ci saranno altre misure, di distribuirle su tutta la platea degli aventi diritto senza creare beneficiari o non beneficiari tra colleghi già provati da una crisi economica decennale. Siamo convinti che oggi molti colleghi che hanno sottoscritto la polizza sanitaria rinuncerebbero in cambio dell’integrazione al reddito.

LAVORO DIPENDENTE E CRISI AZIENDALI

Per i lavoratori dipendenti l’imperativo è tutelare il posto di lavoro con il massimo uso degli ammortizzatori sociali, inclusa la cassa Covid.

A Stampa Romana sono già arrivate una serie di domande di piccole e piccolissime imprese con alle loro dipendenze giornalisti, aziende che hanno azzerato il fatturato, non hanno più raccolta pubblicitaria, sono in sostanza chiuse. 

Di fronte a queste situazioni usiamo le risorse in campo incluse quelle sulla cassa in deroga definite nell’accordo tra lo Stato e la Regione Lazio.

E’ fondamentale che chi è stato travolto da una emergenza sanitaria diventata crisi economica non sia travolto e possa resistere.

Invitiamo pertanto il Governo ad assumere tutte le iniziative adeguate sul tema, condividendo l’assunto del decreto Cura Italia che nessun lavoratore deve essere perso per strada.

Proprio perché le risorse pubbliche sono preziose è necessario condannare con durezza lo stato di crisi che si tradurrà in prepensionamenti e cassa integrazione, e cioè in uso di soldi pubblici, da parte del Corriere della Sera. Il comunicato del cdr è molto chiaro. Entrano utili e dividendi per gli azionisti ma questi non bastano. Riteniamo che lo Stato debba pensarci molto molto molto bene prima di concedere a Cairo il via libera allo stato di crisi, lo stesso Cairo che in un video circolante in rete magnifica le entrate pubblicitarie proprio in questo periodo.

RISORSE TEMPESTIVE

Questo quadro si tiene tutto insieme se, individuati gli strumenti di tutela al posto di lavoro o al reddito, le procedure e le erogazioni siano rapide e veloci e se le risorse messe in campo siano sufficienti.

Ci sentiamo oggi di dir questo.

E’ il momento nel quale il nostro paese deve battere i pugni in Europa sulla scorta del richiamo del Presidente Mattarella e chiedere adeguate garanzie per mettere in campo tutte le misure di protezione sociale e sanitarie (insistiamo come abbiamo già fatto su sanificazioni nelle redazioni, estensione dei tamponi, apertura sull’uso dei dati personali a fine sanitario, smart working ove possibile, ecc ecc) adeguate e valide per tutti i settori considerati servizi essenziali per la collettività come il nostro.

Si sente spesso ripetere che da questa crisi non si uscirà nel modo in cui siamo entrati.

Questo è il tempo e il modo per dimostrarlo.

Il giorno dopo dovremo mettere mano a una riforma del settore non più rinviabile.

Segreteria Associazione Stampa Romana

In allegato:

Informativa Inpgi.

Modulo richiesta bonus  indennità Covid-19

Decreto Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

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