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Cpo ASR: il nostro ricordo di Maria Grazia Cutuli

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Maria Grazia Cutuli aveva 39 anni quando fu uccisa in Afghanistan. Viaggiava su un’automobile verso Kabul insieme all’inviato di El Mundo Julio Fuentes, il reporter australiano Harry Burton e l’operatore afghano Azizullah Haidari della Reuters. Era il 19 novembre 2001. 

Era alla sua prima importante missione come inviata del Corriere della Sera, assunta a tempo indeterminato da due anni.  Dall’Afghanistan è cronista di guerra con gli occhi puntati sulla condizione delle donne: “Non ci sono donne tra chi fa la guerra, gestisce il potere, decide il futuro. In un’intera mattinata, appaiono tra le botteghe del suk solamente tre sagome avvolte dal burqa, dal passo silenzioso e discreto, coperte come sempre dietro la cortina di un poliestere”.

La Corte di Cassazione italiana si è definitivamente pronunciata sul movente politico dell’assassinio di Maria Grazia Cutuli (I^ Sezione Penale Cass. n. 16808/04) “in quanto diretto a contrastare idee e tendenze politiche proprie degli Stati occidentali, tra i quali l’Italia, che in vario modo si opponevano al regime dei talebani”.

A Maimanà e a Herat, in Afghanistan, due scuole sono state intitolate a suo nome.

La Commissione Pari Opportunità di Stampa Romana ricorda la collega caduta sul lavoro. La sua passione per il mestiere, la sua acuta visione siano da esempio. 

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