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È morto Mario Sarzanini.

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(AGI) – Roma, 18 mar – E’ morto questa sera in una clinica di Roma, dove era ricoverato da qualche settimana, Mario Sarzanini, il decano dei giornalisti della cronaca giudiziaria capitolina. Nato a Genova il 29 aprile del 1934, Sarzanini ha lavorato per 40 anni all’Ansa.

Dopo una breve gavetta a Milano, e’ esploso professionalmente a Roma dove ha seguito le vicende di cronaca nera e giudiziaria piu’ eclatanti che hanno davvero fatto la storia di questo Paese. Impossibile ricordare tutte quelle che lo hanno visto sempre in prima linea: tra le tante, il massacro del Circeo e l’assassinio di Pier Paolo Pasolini che hanno funestato la fine del 1975, il periodo segnato dal terrorismo ‘rosso’ e ‘nero’ con, in evidenza, il caso Moro (1978), il processo di Catanzaro (1979) per la strage di Piazza Fontana, e il delitto di Mino Pecorelli (1979) e poi lo scandalo del primo ‘calcio scommesse’ (1980), la strage di Ustica (1980), l’attentato al Papa (1981), il sequestro di Mirella Gregori e di Emanuela Orlandi (1983). Senza dimenticare i grandi gialli, da quello del ‘Canaro’ (1988) ai delitti di via Poma (1990) e dell’Olgiata (1991), dall’agguato a Ilaria Alpi (1994) alla morte di Marta Russo (1997).

E ancora, gli attentati a D’Antona (1999) e Biagi (2002), firmati dalle nuove Br, fino ad arrivare alla maxi-inchiesta su ‘Mafia Capitale’ (2014). Per decenni Mario Sarzanini e’ stato il punto di riferimento (per colleghi, magistrati, avvocati e cancellieri) della sala stampa di piazzale Clodio che considerava il suo vero ufficio: c’era lui, nel 1970, quando questo piccolo locale, in fondo al corridoio al piano terra, fu inaugurato dopo i crolli del ‘Palazzaccio’ di piazza Cavour per ospitare i cronisti che avrebbero dovuto frequentare la cittadella giudiziaria.

E c’era sempre lui, nel novembre del 2008, quando fu la presidenza del tribunale, con un impegno finanziario non indifferente, a ‘celebrare’ con una fastosa cerimonia il ‘restyling’ della stessa sala stampa intitolata a Maria Grazia Cutuli, la cronista del Corriere della Sera uccisa sette anni prima in un agguato in Afghanistan

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