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Cpo ASR su ritiro firma Turchia convenzione Istanbul

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La Commissione Pari Opportunità di Stampa Romana apprende con sgomento la notizia del ritiro della Turchia dalla Convenzione di Istanbul, a oggi lo strumento più vincolante per la prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne e la violenza domestica.

Il documento emblematico e di riferimento, nel quale la violenza sulle donne è definita come  “violazione dei diritti umani” è stato firmato a Istanbul l’11 maggio 2011 per volontà degli Stati membri del Consiglio d’Europa. La Turchia fu il primo Stato a ratificarla nel 2012. In una notte il governo di Erdogan di Ankara l’ha spazzata via.

La Convenzione di Istanbul chiama esplicitamente l’informazione e i mass media «a partecipare all’elaborazione e all’attuazione di politiche e alla definizione di linee guida e di norme di autoregolazione per prevenire la violenza contro le donne e rafforzare il rispetto della loro dignità» (art.17). 

Il ritiro della Turchia dal più importante pilastro della legislazione internazionale di contrasto alla violenza sulle donne è un atto gravissimo che va contestato con forza. Anche raccontando sui mezzi di informazione il terribile momento storico di un paese nel quale da mesi si stanno mettendo in atto compressioni dei diritti e delle libertà che è inspiegabilmente assente nelle nostre cronache.

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