Mai come in questo anno di pandemia il giornalismo italiano ha usato i dati. Dati sanitari in particolare dagli indici RT alle percentuali di occupazione delle terapie intensive ma anche dati economici tra perdita di ricchezza e caduta del pil in un costante intreccio con analoghe situazioni internazionali.
L’uso di cifre e numeri ha certamente ancorato la narrazione giornalistica ai fatti. Era ed è essenziale recuperare un rapporto di fiducia con i cittadini alle prese con la tragedia del Covid proprio descrivendo la realtà in modo scientifico e matematico.
A volte invece l’uso dei dati non contestualizzato e impreciso ha provocato l’effetto contrario: disorientamento, confusione ed ansia tra la gente.
E’ evidente che la facilità nella descrizione visuale dei dati ha determinato un fortissimo uso sui siti e sui social di grafici e torte con sezioni dedicate e una ulteriore spinta alla specializzazione in nuove figure professionali all’interno della catena produttiva digitale.
Di questi ed altri elementi di riflessione ci occuperemo giovedì 29 alle 12 nell’iniziativa Infodemia: un vaccino per il giornalismo.
La terza parte è dedicata all’uso dei dati.
Con noi ci saranno:
- Pierluca Santoro, Datamediahub
 - Luca Salvioli, Responsabile Lab24 Sole24Ore
 - Mario Sechi, Direttore Agi
 - Filippo Teoldi, Data Editor Domani
 - Giselda Vagnoni, Direttrice per Italia Agenzia Reuters
 - Giovanna Jona Lasinio, Università La Sapienza Roma
 
Modera Lazzaro Pappagallo, segretario Stampa Romana
L’iniziativa sarà disponibile in diretta sui canali social Facebook e YouTube di Stampa Romana
LocandinaASR-A4