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Voglia di censura In Rai: la condanna di Stampa Romana

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La denuncia pubblica di Fedez che sui social ha accusato la Rai di volerlo censurare per il suo intervento durante il concerto del primo maggio segnala una voglia di “controllo contestualizzato” delle idee inaccettabile nell’azienda di servizio pubblico.

Nei giorni scorsi sulla graticola aziendale dopo segnalazione di politici erano finiti due colleghi del tg1 che sui social avevano espresso opinioni personali in un caso sul Fascismo in occasione del 25 aprile e nell’altro caso sugli arresti in Francia per eseguire le sentenze dello Stato ai danni di sette tra terroristi e membri di Lotta continua. Casi per i quali l’Azienda ha annunciato una istruttoria che potrebbe portare ad una richiesta di sanzioni disciplinari.

Questi casi segnalano il tentativo ripetuto di limitare la libera circolazione delle idee e delle opinioni sotto la “pressione” della politica.

Nel nostro caso siamo preoccupati per questo vaglio, per questa sorta di controllo da parte della Rai nei confronti dei giornalisti che delle proprie opinioni rispondono da un punto di vista deontologico e di responsabilità civile e penale alle vigenti normative e al testo unico dell’Ordine sui diritti e sui doveri del giornalista. 

I giornalisti della Rai non possono essere insomma colleghi di serie B con una riduzione della loro libertà di espressione rispetto a tutti gli altri professionisti del nostro settore.

Questi temi non possono essere considerati residuali alla vigilia del rinnovo del consiglio di amministrazione.

La Rai deve continuare a essere un presidio di libertà e democrazia e una garanzia per i cittadini. 

Segreteria Associazione Stampa Romana

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