Cerca
Close this search box.

Caos nelle reti Rai: la giusta protesta sostenuta da Stampa Romana

Condividi questo articolo:

La protesta del cdr dei giornalisti delle reti per l’offerta informativa della Rai è giusta.

Il “giusto contratto” ha riconosciuto dopo anni di lotta i diritti contrattuali e sindacali dei colleghi all’interno di un piano industriale che faceva leva sul coordinamento dell’offerta editoriale nelle reti.

In realtà il piano di Salini, così come l’audace piano di Verdelli, è stato ed è semplicemente lettera morta.

In pratica i colleghi hanno di diritto una direttrice per via del loro nuovo contratto di lavoro ma la direttrice non offre indicazioni sui programmi di rete e sui loro contenuti, non organizza il lavoro concreto, non se ne occupa, non riconosce il comitato di redazione. 

Il caos con relativo malessere non poteva che esplodere  in questa stagione quando molte trasmissioni del palinsesto autunnale/invernale chiudono. E i colleghi non hanno avuto indicazioni dalla DEOI sulla fine delle loro assegnazioni e non hanno trovato interlocutori su piani editoriali e programmazione estiva, rischiano di rimanere con le mani in mano per mesi.

È trascorso un anno di tempo per trovare una soluzione ma nulla è stato fatto.

Oggi questa soluzione non può arrivare da un cda in scadenza.

Compito del cda che dovrebbe insediarsi a giugno sarà non solo realizzare un piano industriale per rendere coerente, efficace e rispettosa dei diritti la presenza di 200 colleghe e colleghi nelle reti e, più in generale, l’informazione Rai ma anche completare il percorso sindacale dell’accordo sul giusto contratto.

È necessario infatti regolarizzare i colleghi esclusi dalla prima fase, ovunque lavorino, sfruttando anche la riserva di posti rispetto ai 250 previsti dal “giusto contratto”.

Stampa Romana appoggerà le rivendicazioni del cdr.

Segreteria Associazione Stampa Romana

Il network